Terapia occupazionale Niguarda – Nadia Crivelli

Nadia Crivelli, Terapista occupazionale dell’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda di Milano, in una divertente intervista ci ha raccontato in cosa consiste il suo lavoro e come i pazienti possono tornare a svolgere le attività tipiche della vita di tutti i giorni. 

Le attività della Terapia Occupazionale

Il lavoro che facciamo in Terapia occupazionale consiste anche nell’addestramento all’autonomia nei movimenti. Marius prima ha fatto vedere uno dei primi trasferimenti che si insegna, cioè andare a letto in autonomia.
Altri tipi di trasferimenti che insegnano in Terapia occupazionale sono quelli in bagno, andare sul wc, sulla sedia wc- doccia, sul seggiolino da doccia o anche in automobile. E perché no, per chi lo può fare come Marius, anche caricarsi la carrozzina in auto da solo.

Le difficoltà che può incontrare la persona

Le difficoltà che la persona può incontrare in queste attività sono direttamente riferibili al tipo di lesione: più muscoli vengono colpiti in sede di lesione, più difficile sarà l’operazione, maggior tempo ci serve per insegnarlo. Tante persone non riescono a fare gli spostamenti completamente da soli, magari usano un ausilio, e se siamo di fronte ad una tetraplegia magari è necessario proprio l’aiuto fisico di un’altra persona. Più la lesione è alta, più tempo serve per insegnare alla persona gli spostamenti e più tempo serve al paziente stesso per impararli.

Non c’è un protocollo uguale per tutti, ogni persona ha la sua storia e noi ci dobbiamo adeguare alla persona che abbiamo davanti.

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