La Supercoppa Italiana di Basket in Carrozzina giovanile, vinta quest’anno dal Santa Lucia di Roma, è intitolata a Martin Mancini. Ti racconta la sua storia la mamma di Martin, Cristina Selva Mancini.
MARTIN MARTIN IL SUO ESEMPIO E IL SUO MESSAGGIO
“Ho avuto la fortuna di avere questo bambino – racconta la mamma Cristina selva Mancini – e dopo la sua scomparsa è nata questa idea di renderlo eterno, di rendere eterno il suo esempio e il suo messaggio con la Supercoppa Martin Mancini. All’inizio era solo un trofeo, poi con il presidente Zappile è diventata Supercoppa. Questo ci ha permesso di organizzare una grande manifestazione, una grande festa in onore di Martin, per ricordarlo come esempio anche per altre famiglie e per altri bambini con grosse disabilità e di fargli incontrare lo sport come arma di vittoria, che permetta di abbattere quella che è la barriera, la difficoltà e di dare invece una grande dignità, un grande successo…”
LA SUPERCOPPA DA UN’IDEA DI CARLO DI GIUSTO
“L’anno dopo la sua morte ho visto Martin che mi diceva: mamma devi organizzare qualcosa per gli altri bambini come me, qualche cosa che permetta loro di giocare, di correre…magari il basket. Lui amava vedere giocare i campioni del basket e su indicazione di una giovane infermiera del Santa Lucia di Roma, alla quale avevo chiesto come poter organizzare questa cosa e mi ha indicato il nome di Carlo Di Giusto commissario tecnico del Santa Lucia. Ricordo ancora che un pomeriggio sono andato a parlare con Carlo Di Giusto, gli ho spiegato la tragedia di Martin…lui mi dice che per i grandi…no, già abbiamo un trofeo, ma possiamo organizzare qualcosa nel campionato dei piccoli…potremmo organizzare un trofeo dedicato alla memoria di Martin. Grazie a Carlo Di Giusto che ha permesso di realizzare questo sogno di rendere eterna l’esistenza di Martin”.
“Due anni fà – prosegue Cristina Selva Mancini – con il presidente Zappile, il trofeo che era stato istituzionalizzato in primis dal CIP, è diventato Supercoppa…ed è un’altra delle persone a cui noi, come famiglia e come presidente di questa associazione, diciamo grazie”.
LA RIABILITAZIONE AL SANTA LUCIA
“Al Santa Lucia Roma – spiega Cristina Selva Mancini – Martin faceva riabilitazione in piscina e il pomeriggio, dopo il nuoto, andavamo a vedere in palestra i campioni del Santa Lucia che giocavano; e lui negli spazi, negli intervalli, con la sua carrozzina a rotelle correva, impennava, sterzava, curvava… Io non lo frenavo, anche se stavo in ansia per paura che si facesse male, ma Martin non aveva paura di niente!”
“Desidero tantissimo che questa Supercoppa vada avanti sempre meglio, lo desidero per Martin, per me come mamma, e lo desidero ancora di più come presidente di questa associazione, perchè poi negli anni mi sono resa conto di incontrare tante persone che ricevono questo messaggio, lo comprendono, lo fanno proprio, e questo mi incita a dire che stiamo facendo bene grazie all’aiuto di tutti e che dobbiamo fare ancora meglio tutti insieme”.
