Ha già partecipato a ben due Europei Femminili, questo è il suo esordio con la Nazionale Under 22 Maschile. E’ una delle due, fondamentali, componenti femminili di questa squadra. Oltre alla passione per la pallacanestro in carrozzina coltiva quella per l’archeologia. Su Ability Channel, Laura Morato.
Ragazza fra i ragazzi
Sinceramente la differenza non la sento tanto, perché sia qui che nella squadra di club sono riuscita ad integrarmi molto bene nel gruppo e questo non mi fa sentire alcuna differenza. Certo, forse si può sentire in campo quando una donna riesce a dare meno prestazione rispetto magari ad un uomo dello stesso punteggio, però vedendo che di spazio ne ho, a dire il vero, anche tanto…
L’esperienza
Riuscire il possibile, tutto quello che puoi, per raggiungere il massimo risultato…Anche viverla in uno spirito di gruppo, per arrivare a fare un passo in più rispetto a quello che era stato l’anno prima.
La timidezza
Io son molto timida. Però diciamo che ci sto lavorando su, perché comunque l’esperienza fuori casa ti aiuta tanto.
La squadra
Si vede che siamo un gruppo unito. Siamo sempre tutti insieme: le partite, i pranzi…a tutti gli orari siamo sempre insieme, quindi si vede che c’è un gruppo unito sia dentro che fuori dal campo.
L’allenatore ideale
Sa stare con la squadra, sa dare consigli utili, dev’essere “di carattere” secondo me, avere polso e saper gestire bene ogni situazione.
La paura
Fa brutti scherzi. Bisogna sempre cercare di evitare di dargli troppo peso. Se gliene dai troppo, alla fine non riesci più a dimostrare quello che in realtà sei capace di fare.
L’archeologia
Sono al terzo anno dell’Università La Sapienza a Roma. Col fatto che mi sono spostata a giocare a Cantù, comunque riesco a portare avanti gli studi, perché studio da sola, faccio il programma da non frequentante e poi quando riesce scendo giu a Roma e do gli esami.
Le ragazze non vanno al mondiale
Purtroppo è così e non possiamo farci niente, sicuramente noi adesso siamo qua e cerchiamo di “metterci il fritto”.