C’era una volta in America… Fernando Zappile

Il nonno e il papà emigrati in America. Sposato con due figli, Raffaele e Matteo, fa il suo esordio nel basket in carrozzina nel 1983 quando fonda la Corvino Sport in serie A1. Per ben due volte sono vice campioni d’Italia, vincono una Coppa Italia, una Coppa Vergauwen. Da trent’anni al servizio del basket in carrozzina è il presidente della Fipic…in esclusiva per Ability Channel: Fernando Zappile!

“Che devi fare – confessa Fernando Zappiple – ti rimbocchi le maniche nonostante la giovane età oppure la tua vita diventa un inferno… Per fortuna insieme a molti altri ho deciso di lottare…di vincere…di confrontarsi con gli altri, di mettersi al pari degli altri…di vivere una vita normale…”

L’America e la Polio

“Dopo la morte di papà – racconta Fernando Zappile – ho trovato in uno dei suoi cassetti un’agendina con scritto: morto in America, non vivo in Italia! Sicuramente l’America 50, 60, 80 anni fa era una meta importante per tanti italiani… Parti che hai due anni…non conosci tuo padre…lo conosci in America…Lui era già andato lì…il mio bisnonno è stato uno dei primi emigranti in America, mio nonno nato lì…”

“A due anni ho avuto la polio, nel 54…mio nonno poliomielitico pure lui…e nel 55 si è scoperto questo siero e quindi per un anno io ho perso il treno… Ho fatto le prime classi di scuola in America…vicino a me abitava una famiglia di colore il cui figlio, della mia età, mi portava la borsa, andavamo insieme a scuola. Ho cercato negli anni di rintracciarlo ma non ci sono riuscito. Però io ho vissuto senza alcun problema di razza, di colore, di posizione sociale…siamo tutti uguali…”

“Per il bene dei figli e della famiglia, credo, siamo tornati in Italia…Io so cosa significa essere emigrante, a differenza di qualcuno che dice che consideriamo male gli islamici…no, assolutamente…”

Fernando Zappile e lo sport

“Io gareggiavo con i normodotati, ho fatto nuoto, tennistavolo, atletica…ho giocato perfino in porta al calcio e alla fine, nel 1980, ho cominciato a chiedermi, ma se io riesco a ben figurare con le persone che stanno bene, non esiste uno sport con cui io possa confrontarmi con un altro che è uguale a me?”

“Il basket è una delle ultime cose a cui sono arrivato, però mi piaceva perchè era un gioco di squadra, un gioco che ti da emozioni una dietro l’altra, in pochi secondi, non come il calcio dove una partita finisce 0-0 dopo due ore. La pallacanestro ogni 20/24 secondi da un’emozione…”

Un presidente verace

“Non sono un politico – prosegue Fernando Zappile – Molte volte mi dicono che io non so fare il presidente perchè non sono un grande politico. A volte credo che sia anche un complimento, devo essere sincero. Io sono Fernando Zappile, cerco di dare il massimo, so gli sforzi che fanno le squadre, gli atleti, quanto sia difficile portare avanti un attività. Non ho bisogno di dire bugie o di avere un altro Fernando Zappile che si relazioni in modo diverso da quello che sono io adesso. Sono Fernando Zappile, nel bene e nel male…assolutamente non un politico…”

L’allenatore

“Non credo che esiste un allenatore ideale – spiega Fernando Zappile –  credo che esistano pochi allenatori che sanno tenere insieme un gruppo, dei ragazzi, fare esprimere il meglio di ognuno…farsi rispettare, gioire con loro…poi l’allenatore ideale è quello che vince…esistono pure dei bravi allenatori, sicuramente, che non vincono perchè non hanno la possibilità di avere grandi giocatori, questo pure è vero…però non credo che esista un  ideale di allenatore, anche perchè l’allenatore deve saper adattarsi a tante situazioni e a tante persone. Già in un’attività di squadra l’allenatore deve essere capace di relazionarsi con ognuno di loro in modo differente per mantenere il gruppo…non esiste un ideale, esiste chi ha voglia di fare e di trasmettere…”

Fernando Zappile: il bilancio di una vita

“Io personalmente posso dire di essere soddisfatto della vita, nonostante mi sia costato tanto. Ho due bellissimi ragazzi, ho due nipotine, sono in pensione, ho lavorato tantissimo. Il desiderio per gli altri…non capisco perchè ci sia tanto male in giro, tante persone che hanno voglia di denigrare…cattive…vorrei un mondo come questo – conclude Fernando Zappile – dove i ragazzini guardano al futuro pensando di poter diventare dei campioni, questa per me è una soddisfazione eccezionale…”

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