Arteterapia Niguarda – Donatella Barbuio

I poteri dell’arte sono molteplici“. Così inizia l’intervista che AbilityChannel ha realizzato a Donatella Barbuio, arteterapeuta responsabile del laboratorio d’arte di Spazio Vita, il Centro Polifunzionale attiguo all’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda di Milano, che ci ha spiegato in cosa consiste il suo laboratorio e qual è la sua importanza. 

I poteri dell’arte

In questo luogo in particolar modo, a mio parere, il potere forte dell’arte è quello proprio di riattivare la vita, far ripartire la carica vitale della persona, l’energia, di rimettere proprio in movimento le persone. Perché attraverso i materiali, attraverso i colori, attraverso la libera espressione artistica, qui le persone scoprono di avere ancora delle emozioni dentro, una vita dentro, e scoprono la possibilità di muoversi anche in una condizione diversa rispetto a quella che avevano prima.

Gli ausili di supporto

Si interviene cercando dove si può di sopperire magari con delle protesi che si possono agganciare alla mano o al braccio ma si può sopperire anche usando la creatività, per cui una persona può scoprire che può dipingere anche con il suo unico dito delle superfici anche ampie e riuscire comunque a raccontare e a dire delle cose anche con dei gesti molto minimi. Con i tutori si riesce a fare tantissimo, e anzi, delle cose incredibili, abbiamo avuto delle persone tetraplegiche che hanno fatto esercizi di calligrafia con il tutore raggiungendo dei livelli che io normodotata non mi sogno neanche di raggiungere perché sono per me inaccessibili.

Contenuti intensi

Da molti di questi lavori vengono fuori proprio contenuti intensi che una persona con le parole non può esprimere anche perché l’arte utilizza proprio un canale che è un canale altro. Il ragionamento e la parola sono sotto il dominio del nostro emisfero sinistro, le arti si muovono su un altro emisfero, è vero che sono collegati ma vanno su un’altra direzione.
Quello che viene fuori molto spesso non è pensato, non è ragionato, è sentito. E’ un’altra cosa.

Sicuramente il contenuto di un’immagine è molto più ricco di quanto uno non ci possa aggiungere con le parole. Ci sono tantissimi livelli di ascolto, lettura, interpretazione.

L’analisi di un’opera

Mi fermo su un’immagine di questo tipo: dove la cosa più complessa con cui questa persona ha litigato di più è stata la panchina che è al centro del quadro che non andava mai bene e che non era mai bella abbastanza. Ma la panchina che cos’è alla fine, il luogo in cui io mi siedo; quella che ha realizzato questo lavoro è una persona che a seguito di un incidente adesso è paraplegica. E’ chiaro che la difficoltà che adesso restituisce con la scelta di questa immagine è proprio la difficoltà di accettare una seduta diversa possibile da quella che c’era prima.

L’arte è proprio un modo per avvicinare le persone a quello che sono ed alle risorse infinite che tutti abbiamo dentro e che l’arte, in particolar modo, riesce a cogliere e poi a mostrare.

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