Rugby in carrozzina Tetraplegia
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Rugby in carrozina

Il rugby in carrozzina o Wheelchair Rugby nasce in Canada nel 1977, grazie ad un gruppo di ragazzi tetraplegici che erano alla ricerca di un’alternativa alla pallacanestro in carrozzina, disciplina nella quale è richiesto l’impiego degli arti superiori e una buona manualità, abilità queste mancanti nelle persone con tetraplegia. La peculiarità di questo gioco è il duro contatto tra le carrozzine, appositamente realizzate per proteggere i giocatori e può essere praticato da tutti gli atleti che hanno una disabilità che coinvolga sia gli arti inferiori che superiori, come i soggetti tetraplegici, tri-amputati, poliomielitici, con sindrome di Guillain-Barré, paralisi cerebrale, dismelia e alcune forme di distrofia muscolare.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Amputazione arti superiori, Paraplegia, Spina bifida, Tetraplegia

Nel 1981  il Rugby in Carrozzina approda negli Stati Uniti dove venne disputato il 1° Torneo Internazionale a squadre composto dal team degli Stati Uniti e del Canada e nel 1993 questa disciplina viene riconosciuta ufficialmente a livello internazionale con la nascita della IWRF, Federazione Internazionale di Rugby in Carrozzina; l’anno successivo verrà riconosciuto anche dal IPC, Comitato Internazionale Paralimpico, e nel 1995 si sono svolti i primi Campionati Mondiali a Notwill, in Svizzera, con otto squadre in gara.

Nell’anno seguente, il Wheelchair Rugby è stato incluso come sport dimostrativo alle Paralimpiadi di Atlanta 1996, raggiungendo, ai Giochi Paralimpici di Sydney 2000, la qualifica di sport premiato con medaglie. Le regole prevedono due squadre di quattro giocatori ciascuna che si affrontano con l’obiettivo di portare il pallone, che è di forma rotonda, oltre la linea di meta avversaria. Ogni partita di rugby in carrozzina è composta da quattro tempi, ciascuna della durata di otto minuti. La federazione italiana a cui fa riferimento è la FISPES, Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali.