Povertà, le regioni bocciano la Social Card ordinaria

 

La vecchia social card non piace alle regioni. Motivo: fa spendere soldi allo Stato e non incide sulla qualità di vita delle persone indigenti. Molto meglio potenziare la nuova social card e, nel contempo, continuare a pensare a un sostegno di inclusione attiva (Sia), così come introdotto sulla scena pubblica dal ministro Giovannini qualche tempo fa. Una posizione che sarà formalizzata con degli emendamenti da presentare, come regioni, nel corso della discussione sulla Legge di Stabilità.
A rendere nota la posizione delle regioni è la coordinatrice degli assessori regionali alle Politiche sociali, Lorena Rambaudi. La filosofia di fondo è chiara e viene sottolineata dalla stessa Rambaudi: “Sappiamo che il momento è difficile, non ci permettiamo quindi di fare richieste non esigibili con le poche risorse a disposizione. Noi chiediamo solo che i pochi soldi vengano spesi meglio”.

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