Petizione caregiver italiani: l’Europa dà massima attenzione

Caregiver italiani

Caregiver italiani: è materia urgente. A dirlo è la Commissione europea che ha avviato la procedura d’urgenza necessaria per far riconoscere i loro diritti. Di fronte alle oltre 30mila firme presentate al Parlamento europeo con una petizione lo scorso gennaio, Bruxelles non poteva sorvolare su questo argomento, così dominante al giorno d’oggi da toccare migliaia di famiglie in Italia.

I family caregiver sono i famigliari di persone non autosufficienti, spesso disabili gravi, che si dedicano quotidianamente alla loro cura e assistenza senza aver diritto ad alcuna tutela. La petizione promossa dal “Coordinamento nazionale famiglie di disabili gravi e gravissimi” chiedeva – e chiede tutt’ora – a gran voce il riconoscimento di quella tutela, in termini di previdenza sociale, sanità e assicurazione. L’Italia, su questo fronte, rappresenta il fanalino di coda dell’Unione Europea; è, infatti, uno dei pochi paesi dove questa figura, così indispensabile per i malati e i disabili gravi, non è riconosciuta per nulla. Nessun riposo, nessuna indennità, nessun giorno di ferie, nessuna pensione per chi, non potendo avvalersi di un’assistenza domiciliare, è costretto a lasciare il proprio lavoro.

“Pertanto a breve, probabilmente subito dopo l’estate, saremo in aula a Bruxelles ad esporre le nostre richieste. Se l’Italia, con mille scuse ma per interessi economici di pochi, continua a snobbarci, l’Europa ci offre la massima attenzione“. È quindi questo il prossimo appuntamento che i promotori della petizione aspettano con impazienza. Dopo che lo scorso ottobre il ricorso al Tribunale del Lavoro di Roma era stato rigettato per vizio di forma, ora la grande famiglia dei caregiver italiani è pronta a combattere per veder riconosciuti i propri diritti. Avere l’attenzione di Bruxelles “è una grande vittoria per tutti noi caregiver familiari” ha detto Simona Bellini, presidente del Coordinamento.

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