LUCA PANCALLI, UN AMICO PRESIDENTE

In una grande sala del villaggio olimpico di Atene Luca Pancalli, il presidente del Comitato Paralimpico, il CIP, parla alla squadra nazionale alla vigilia dell’apertura delle paralimpiadi. Davanti a tecnici, atleti, fisioterapisti, accompagnatori si parla di preparazione, di obiettivi, di speranze… Ma non solo. Si parla anche dei progetti futuri, di quanto il Comitato Paralimpico stia facendo per il movimento sportivo delle persone disabili. In particolare nel campo della promozione e della comunicazione.

Luca Pancalli

Luca Pancalli: Il Nostro Incontro

Ero in procinto di partire per le Olimpiadi di Atene 2004, quelle dei normodotati ovviamente. Da molti anni la mia agenzia era regolarmente accreditata al Coni per i giochi olimpici, faceva parte di una ristrettissima elite di fotografi e agenzie che avevano il privilegio, per merito o raccomandazione, di poter seguire l’avvenimento più importante dello sport mondiale.

Luca Pancalli

Una mattina ricevo una telefonata dal Comitato Paralimpico (il numero lo avevano avuto dal Coni), una certa Alessia mi chiede se potevo essere interessato a seguire la nazionale italiana alle Paralimpiadi. Rimango perplesso. Paralimpiadi? Si, sentito parlare… A chi interessano? Boh… non saprei proprio. Ma, ancora più importante, chi paga? Soldi, a quanto pare, neanche l’ombra… Già, perchè capita proprio a me? Oltretutto nella lista Coni noi siamo gli ultimi, la nostra agenzia inizia con la lettera “V”. Forse qui sta la risposta, il segno destino. E se Alessia avesse chiamato tutti gli altri raccogliendo un rifiuto unanime?

Luca Pancalli

Anche la mia risposta non si discosta dalle altre, almeno credo. Ho un brutto carattere, dicono in molti, ma ciò nonostante ritengo di essere di animo buono e generoso. Lascio una porta aperta: “vabbè…ci penso…risentiamoci tra una settimana”. Alessia insiste. Cedo. Dopo una settimana entro negli uffici del Comitato Italiano Paralimpico in Curva Nord (ahimè…) dello stadio olimpico. In una stanza Luca Pancalli, il Presidente mi aspetta.  Quel giorno cambia il corso della mia vita, professionale ed umano.

Luca Pancalli

Luca Pancalli: L’Idea Del Libro

Luca Pancalli è seduto sulla sua carrozzina vicino al tavolo delle riunioni. Mi ricorda vagamente  Colin Farrell, l’attore americano che proprio in quell’anno usciva nelle sale con il film Alexander su Alessandro Magno diretto da Oliver Stone. Mi accoglie come raramente capita in certi ambienti. E’ disponibile, cordiale, interessato ad ascoltare serenamente, senza pregiudizi, le mie idee. Soprattutto non ha fretta.

Luca Pancalli

Le mie fotografie erano vendute in tutto il mondo. Ogni mese ricevevo regolarmente i proventi dei diritti d’autore. Avevo contatti con le più grandi agenzie mondiali. Insomma non me la passavo male. Però…c’è sempre un però. La fotografia è una professione che si sceglie per passione prima che per soldi, almeno io la penso così. La fotografia è dentro di te, è un modo di essere, uno stato d’animo. Se poi ti fa guadagnare bene ancora meglio. Solo che se non fai attenzione rischi di appiattirti su posizioni consolidate. Finisci per fare ciò che funziona, per scattare le immagini che vendono, non più quelle che ti piacciono. Allora? Servono nuovi stimoli, nuove sfide, nuove opportunità.

Luca Pancalli

“Mi piacerebbe fotografare le Paralimpiadi, ma come condizione chiedo la copertura almeno delle spese di trasferta (aereo, vitto e alloggio) e di poter lavorare nella più totale autonomia”. “E poi – aggiungo – mi piacerebbe poter fare con le immagini un bel volume celebrativo”. Luca Pancalli ascolta, annuisce, approva! Ne parlerà all’Inail, sponsor istituzionale del Comitato Paralimpico.

Luca Pancalli: Atene 2004

Quando parla il Presidente ascoltano tutti in religioso silenzio. Mi aggiro con la macchina fotografica tra gli atleti della delegazione italiana. Cerco dettagli, angoli strani, inquadrature particolari. I “soggetti” per me sono un’ assoluta novità. Anche io mi sento un’ assoluta novità. Mi sento gli sguardi addosso di chi si chiede: ma che ci fa quello qui tra noi? ma chi è?

Luca Pancalli

La risposta la da il Presidente. Luca Pancalli prima di essere un grande dirigente sportivo è stato un grande atleta paralimpico. Alle paralimpiadi di  Seul, nel 1988, ha vinto tre medaglie d’oro e tre d’argento nel nuoto. Grandi traguardi certo, che rimangono nella memoria di chi li ha vissuti. Nel suo caso, purtroppo, solo nella memoria. Luca Pancalli parla con il cuore in mano. Dichiara con orgoglio a tutto il gruppo della nazionale che per la prima volta un fotografo professionista seguirà le gare. Per raccontare attraverso le immagini le gesta di ogni atleta. Quello che anche lui da atleta avrebbe desiderato e che invece non ha avuto.

Luca Pancalli

Luca Pancalli: Il Mito E La Passione

L’Inail si fa carico della stampa del libro. Viene pubblicato “Il Mito E La Passione“. Il mito perchè stiamo ad Atene, la culla dello sport olimpico. La passione perchè riassume parole come determinazione, coraggio, sfida, tutti termini che devono far parte del vocabolario di qualunque sportivo. Per la copertina viene scelta l’immagine di Alvise De Vidi che taglia il traguardo della maratona da vincitore: braccia larghe in segno di vittoria, in volo sulla sua carrozzina…

Luca Pancalli

“Il mito e la passione” è stato il primo volume a cui sono seguiti quelli sulle paralimpiadi di Torino, Pechino e Vancouver. Ad Atene oltre ad Alessia Ferri, ora segretario della FIPIC, Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina, ho conosciuto un altro amico, Nando Mascanzoni, ora responsabile dell’area comunicazione del Comitato Paralimpico. E il vulcanico segretario, Giunio De Santis.

Luca Pancalli E Ability Channel

Sono passati sette anni da quell’incontro. Luca Pancalli è cresciuto ancora. Oltre ad essere il presidente del Comitato Italiano Paralimpico è anche vice-presidente del CONI. Non solo. Tra il 2006 e il 2007 è’ stato il commissario straordinario della Federazione Giuoco Calcio, un incarico che gli ha dato molta popolarità.

Luca Pancalli

Dopo quattro volumi ho avuto la fortuna di realizzare anche una serie di filmati istituzionali e promozionali per il Comitato Paralimpico. Alle assemblee elettive di Tivoli Luca Pancalli ha voluto che fossero proprio i miei filmati ad aprire i lavori. A gennaio gli ho sottoposto l’idea di Ability Channel. Anche questa volta non ho chiesto soldi…ma la sua benedizione! Così Ability Channel è nata. Piace. Sta crescendo. Speriamo possa fare una lunga strada. Che possa essere il punto di riferimento, non solo sportivo, per tutto il mondo della disabilità.

Caro Luca Pancalli ti auguro sinceramente di arrivare ancora più in alto di dove vorresti. Milioni di persone, di famiglie, di associazioni, hanno bisogno di qualcuno capace di rappresentarli, di difendere i loro diritti, di farli vivere in un mondo più libero, più equo e solidale. Qualcuno che parli con il cuore e che non venda tappeti, che unisca e non divida. Una persona seria che di questa unione faccia una vera forza.

Mi prenderai per matto, ma mi permetto di scriverlo come un auspicio: abbiamo tutti bisogno di te, amico presidente.

ARTICOLI CORRELATI