LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E LA DISABILITA’

Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). La Dott.ssa Maria Teresa Rinaldi (Laurea in Giurisprudenza) dell’Anmic-Parma ti introduce le novità previste dal ministro della salute Balduzzi.

I Lea vennero definiti con il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001 “Definizione dei Livelli essenziali di assistenza, entrato in vigore il 23 febbraio 2002.

I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

livelli essenziali di assistenzaI Lea sono organizzati in tre settori:

  • prevenzione collettiva e sanità pubblica
  • assistenza distrettuale
  • assistenza ospedaliera

 

In base all’Intesa Stato-Regioni del 5 ottobre 2006 “Patto sulla salute”, e alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, i Livelli essenziali di assistenza sono stati ridefiniti con il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2008 , che ha sostituito integralmente il Decreto del 2001. Il nuovo Decreto ha revisionato le prestazioni, arrivando a un totale di oltre 5700 tipologie di prestazioni e servizi per la prevenzione, la cura e la riabilitazione.

In sintesi:

  • 500 classi di prestazioni ospedaliere. In queste classi sono comprese tutte le prestazioni giudicate appropriate per il paziente in regime di ricovero ospedaliero ordinario o diurno (tranne quelle esplicitamente escluse, come le prestazioni di chirurgia estetica), cui si aggiungono tutte le prestazioni di pronto soccorso
  • 2230 prestazioni specialistiche
  • 190 tipi di ausili monouso
  • 1.670 protesi su misura (contando i diversi modelli o misure per tipo, gli aggiuntivi e le riparazioni)
  • 1.010 ausili di serie (contando i diversi modelli e misure per tipo, gli aggiuntivi)
  • 78 programmi di prevenzione collettiva per altrettante patologie prevenibili
  • 20 tipi di prestazioni termali
  • 10 tipologie di assistenza domiciliare e residenziali per anziani non autosufficienti.
  • 4 tipologie di prestazioni riabilitative intensive extraospedaliere;
  • 25 altre tipologie di prestazioni per soggetti appartenenti ad aree di bisogno socio-sanitario complesso (salute mentale, dipendenze, disabilità ecc).

 

LE NOVITA’ DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

Le novità introdotte nei livelli essenziali di assistenza, fra cui l’aggiornamento degli elenchi delle malattie rare e croniche per cui sono previste un’assistenza specifica e l’esenzione dal ticket, riguardano tutti e tre i settori in cui sono organizzati i Lea.

Nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, le principali novità sono l’incentivazione dell’analgesia epidurale nel corso del travaglio e del parto naturale e l’inclusione della diagnosi neonatale della sordità congenita e della cataratta congenita. Inoltre vengono aumentati da 43 a 108 gli interventi ospedalieri da effettuare preferibilmente in regime di day hospital anziché in ricovero ordinario.

Per quanto riguarda la prevenzione collettiva e la sanità pubblica, la novità più rilevante è l’introduzione della vaccinazione anti papilloma virus umano (Hpv), il virus responsabile del cancro alla cervice uterina, per tutte le ragazze tra l’undicesimo e il dodicesimo anno di età (circa 280 mila ogni anno).

Fra le novità relative all’assistenza distrettuale, infine, ci sono l’introduzione di diverse prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio di malattie rare, una nuova definizione delle visite specialistiche definite per ciascuna branca, l’introduzione di nuovi ausili informatici per i portatori di gravi disabilità e una nuova articolazione per le cure domiciliari e l’assistenza distrettuale semiresidenziale e residenziale.

Oltre alle prestazioni incluse nei Lea, è previsto che le singole Regioni possano stabilire ulteriori prestazioni da erogare con stanziamenti propri.

LA VARIAZIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA DEL 2012

livelli essenziali di assistenzaNel 2012, il ministero della Salute, Renato Balduzzi, ha varato la proposta dei Lea entrando a farne parte la ludopatia, il parto indolore, 110 malattie rare, 5 patalogie cronicheenfisema polmonare e broncopolmonite cronica, le osteomieliti (patologie infiammatorie delle ossa), le malattie renali croniche, il rene policistico autosomico dominante e la sarcoidosi al II, III e IV stadio, cioè malattie che interessano più tessuti e organi con formazioni di granulomi e che comportano problemi polmonari, cutanei e oculari.

Nei nuovi Lea viene prevista “una maggiore diffusione dell’analgesia epidurale”, prevedendo che le Regioni individuino nel proprio territorio le strutture che effettuano tali procedure e che sviluppino appositi programmi per diffonderne l’utilizzo.

Le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione della ludopatia: le persone con questo tipo di dipendenza sono incluse tra quelle cui si rivolgono i servizi territoriali come Sert e centri diurni già attivi nelle Asl, senza comportare maggiori costi per le Regioni che non dovranno istituire servizi ad hoc.
Invece si ritiene insufficiente che i controlli sugli esami inutili siano praticati solo sul 5% delle ricette perché tutto ciò risulta a discapito delle persone più bisognose così come le verifiche di accertamento handicap che accertano i falsi  invalidi sfavorendo anche i veri invalidi.

Nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 28 gennaio 2013 è stato pubblicato il Decreto del Ministero della Salute 18 ottobre 2012 che fissa le nuove tariffe per la remunerazione prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti, assistenza ospedaliera di riabilitazione e di lungodegenza post acuzie e di assistenza specialistica ambulatoriale.

Questa in sintesi la situazione del livelli essenziali di assistenza . Sarebbe necessario favorire più servizi, con molte più risorse per esercitare maggiore coordinazione per le politiche sulla disabilità, richiedendo massimo impegno a fronte della vita indipendente e del Dopo di noi.

 

 

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