ISEE 2013: di che si tratta, come calcolarlo, chi ne ha diritto

ISEE, cos’è? Dove vado? Come lo calcolo? A chi mi rivolgo? Ne ho diritto?

Isee

ISEE, una semplice modalità di autocertificazione per verificare il diritto d’accesso alle prestazioni assistenziali. Tutte le amministrazioni che forniscono dei servizi possono chiedere ai richiedenti la certificazione ISEE. Questo per assicurarsi che chiunque chieda delle agevolazioni si trovi realmente in una situazione di bisogno. A tal scopo viene considerata la situazione economica di tutto il nucleo familiare avendo come riferimento lo stato di famiglia anagrafico. Successivamente  si valuta il reddito conseguito da tutti i componenti della familia nell’anno precedente la domanda ed il patrimonio mobiliare ed immobiliare di tutto il nucleo al 31 dicembre dell’anno precedente.

ISEE, dove andare

Per richiedere il calcolo dell’Isee, è necessario presentare un modulo compilato, cioè la Dichiarazione sostitutiva unica, ad uno dei seguenti uffici competenti:

  • i Centri di Assistenza Fiscale, Caf  dei sindacati, delle associazioni e dei Comuni;
  • gli uffici degli Enti che erogano le varie prestazioni richieste;
  • direttamente gli uffici dell’Inps della propria zona.

Tali uffici trasmettono tutta la documentazione alla sede centrale dell’Inps, che calcola gli indicatori Ise e Isee della persona che ne ha fatto richiesta e invia l’attestato relativo agli uffici competenti e al cittadino.

Le prestazioni collegate all’ ISEE possono essere le seguenti:

Assegno per il nucleo familiare, assegno di maternità, asili nido, mense scolastiche, prestazioni scolastiche, agevolazioni per tasse universitarie, prestazioni del diritto allo studio universitario, servizi socio sanitari domiciliari, servizi socio sanitari diurni, residenziali; altre prestazioni economiche assistenziali.

ISEE, ecco come calcolarlo

Schermata 2013-09-25 a 09.49.23Per calcolare l’ISEE relativo all’anno fiscale 2012, è indispensabile conoscere i redditi posseduti da tutti i componenti del nucleo familiare dichiarati nel 2013. E’ altrettanto importante conoscere la composizione del nucleo familiare: ti rammento che fanno parte del nucleo familiare convenzionale, oltre a te, tutti coloro che rientrano nel tuo stato di famiglia alla data di presentazione della domanda anche se non sono legati da vincolo di parentela. Non fanno parte del nucleo familiare i genitori quando: non sei residente con la tua famiglia d’origine da almeno 2 anni, rispetto alla data di presentazione della domanda, ed abiti in un alloggio che non sia di proprietà di un membro della famiglia; hai da almeno 2 anni redditi, da lavoro dipendente o assimilati fiscalmente dichiarabili, di almeno 6.500,00 Euro. In caso di separazione o divorzio dei genitori, appartieni al nucleo familiare del genitore che percepisce gli assegni di mantenimento. Nel caso in cui i genitori appartengano a due distinti nuclei, in assenza però di separazione legale o divorzio, il tuo nucleo familiare è integrato con quelli di entrambi i genitori.

ISEE, i documenti necessari per il rilascio della certificazione sono i seguenti:

  • Documento di identità
  • Stato di famiglia per casi particolari di residenza
  • Carta di soggiorno per i cittadini extracomunitari
  • Codice fiscale
  • Certificazione attestante il grado di invalidità, qualora ne ricorra il caso anche per i componenti il nucleo familiare
  • Certificazione del patrimonio mobiliare posseduto alla data del 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione di assicurazione mista sulla vita e di capitalizzazione con i codici degli intermediari o gestori di tale patrimonio
  • Certificazione attestante i redditi degli immobili posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione
  • Ricevute mutui da cui risulti la quota di capitale residuo alla data del 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione per eventuali mutui contratti per l’acquisto o la costruzione degli immobili dichiarati

ISEE, qual’è la situazione attuale per le persone disabili? Quali sono le preoccupazioni reali?

104Le grandi preoccupazioni aumentate in questi ultimi mesi, si possono così sintetizzare.

Per il calcolo del nuovo ISEE ci si riferisca anche a pensioni, indennità e assegni riservati agli invalidi civili, ciechi, sordi;
l’ISEE calcolato con le nuove modalità sia più svantaggioso per le famiglie italiane e, in particolare, per quelle in cui sia presente una persona con disabilità;
il nuovo limite ISEE si applichi anche alle provvidenze assistenziali riservate agli invalidi civili, ciechi, sordi compresa l’indennità di accompagnamento e l’indennità di comunicazione fino ad oggi erogate a prescindere da qualsiasi reddito.

Si tratta di preoccupazioni più che motivate, anche perchè non si può dimenticare che l’indicazione di rivedere l’ISEE è contenuta all’interno di una norma di rigido contenimento della spesa e a poco valgono le rassicurazioni circa gli intenti equitativi o di razionalizzazione. Ma vi sono anche altre preoccupazioni di altro segno ed ugualmente rilevanti, in particolare dopo le recenti Sentenze della Corte Costituzionale, proprio in materia di partecipazione alla spesa e di ruolo delle Regioni nella definizioni ISEE. Il rischio è che ogni Regione e ogni ente erogatore di servizi o prestazioni agevolate regolamenti il settore come meglio ritiene, creando una forte disomogeneità di trattamento e perdendo di vista il vero spirito dell’ISEE che è equitativo.

Negli ultimi mesi il Ministero del Lavoro ha elaborato diverse stesure del decreto di ridefinizione dell’ISEE confrontandosi, oltre che con altri referenti istituzionali, anche con le organizzazioni sindacali, le associazioni delle persone con disabilità, le Regioni e i Comuni, l’INPS e il Ministero dell’Economia. Sulle prime due bozze le Associazioni delle persone con disabilità, in particolare la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, hanno espresso forti riserve, hanno prodotto simulazioni e documentazioni tecniche a supporto della tesi che gli interventi ipotizzati erano fortemente distorsivi e di danno per le persone con disabilità. L’ultima versione, verosimilmente quella definitiva, ha accolto molte delle richieste avanzate ad esempio aumentando le franchigie e le spese detraibili dal computo dell’indicatore reddituale, anche se rimangono criticità in particolare per il ricovero in strutture residenziali e, parzialmente, per i minori.

Riassumendo: nei nuclei familiari in cui è presente una persona con disabilità, si sommeranno oltre ai redditi, anche altre somme; si potranno detrarre alcune spese e vi sarà una franchigia differenziata. Nel caso della non autosufficienza si potranno detrarre le spese sostenute fino a compensare le prestazioni assistenziali ricevute. È indispensabile, a questo punto, spiegare cosa si intenda per disabilità media, disabilità grave, non autosufficienza, poiché le diverse condizioni comportano un diverso trattamento. Il Ministero, nel tentare di elaborare una non facile definizione, si è “scontrato” con il ben noto marasma degli inquadramenti vigenti delle diverse invalidità.

TABELLA DISABILITÀ

L’articolo 5 della Legge Salva-Italia indica la volontà di intervenire sui “pesi dei carichi di famiglia” e cioè di favorire le famiglie numerose e quelle in cui sia presente una persona con disabilità. Riferendosi all’ISEE, questo significa anche una modificazione delle scale di equivalenza, cioè di quei parametri applicati a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare.

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