Happyhand, tre giorni di sport e divertimento

Happy Hand: tre giorni di sport e divertimento con atleti normo e diversamente abili e una madrina d’onore: Monique Van der Vorst.

Donna d’acciaio

Un’operazione sbagliata all’anca le paralizza gli arti inferiori. Monique stupisce tutti vincendo le paralimpiadi. Nel 2010 in seguito ad un incidente riacquista progressivamente l´uso delle gambe.

William Boselli

Tetraplegico a causa di un angioma al midollo spinale, William Boselli ha fondato un’associazione,”Willy the King Group” il cui obiettivo, come ha detto il presidente Lorenzo Sani, è integrare nello sport persone disabili con normodotati.

Si aprono le danze!

Sebastian Mareddu e Susanna Spagnoli, campioni del mondo di danza in carrozzina, hanno dato spettacolo durante la cerimonia d’apertura, che ha visto protagonisti anche il Sindaco di Monte San Pietro, Stefano Rizzoli e il Vice Presidente della Provincia di Bologna, Giacomo Venturi. Sono state proposte attività sportive come il tiro con l’arco, il calcetto, il basket e l’hokey in carrozzina, il minirugby e la scherma, con la giovane campionessa Beatrice “Bebe”Vio, 14 anni.

 La gara dei record

La 24 ore di basket è stata il cuore della manifestazione, 240 atleti, bambini e adulti, principianti e vecchie glorie. Anche il Centro Protesi Inail ha contribuito a questa maratona, fornendo 2 carrozzine ad atleti normodotati per metterli sullo stesso piano dei giocatori disabili.

Nuovi sport

Happy hand è stata un occasione per promuovere sport come il sitting volley e lo showdown, una variante del tennis-tavolo praticato da persone non vedenti. Anche gli ospiti del Centro protesi Inail hanno provato il sitting volley, che si gioca stando seduti per terra, insieme ai campioni della pallavolo italiana, Franco Bertoli e Luca Cantagalli.

“Paralimpici”

Claudio Arrigoni, la penna più prestigiosa del mondo paralimpico italiano, ha presentato il suo libro “Paralimpici” nel quale racconta storie di campioni, illustra discipline sportive e il modo di praticarle. Con lui durante la presentazione, due ospiti d’eccezione: Norberto De Angelis e Roberto Bruzzone.

Coast to coast in handbike

Norberto De Angelis ha percorso con la sua bicicletta a mano i 3798 chilometri della mitica Route 66, la strada che unisce Chicago a Los Angeles, in 80 giorni. Prima del grave incidente stradale che lo ha reso paraplegico è stato un campione di football americano.

L’atleta con la gamba in spalla

Dodici anni di pugilato, poi un terribile incidente in moto. Decide di farsi tagliare la gamba perché voleva tornare a camminare e a correre. Così ha potuto conquistare il Kilimanjaro, il Gran Paradiso, e attraversare la Corsica e l´Islanda.

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