Efrem Morelli – 10 anni d’amore per il nuoto

Efrem Morelli

Al grido di “C’è solo un capitano!” Efrem Morelli lascia la nazionale di nuoto paralimpico dopo 10 anni di amore e passione per questo sport. La Nazionale Italiana Nuoto Paralimpico saluta il suo grande Capitano.

Atleta schivo e misurato, pacato nei modi è sempre stato estremamente disponibile ad ogni intervista che gli abbiamo chiesto. Per salutarlo e ricordarlo noi di Ability Channel riprendiamo integralmente le parole che Efrem ha rilasciato alla Federazione di Nuoto Paralimpico:

Efrem Morelli e l’intervista alla Finp

Ieri sera durante la riunione tecnica Morelli ha salutato la sua Nazionale di Nuoto l’adrenalina del pre – gara e del post gara gli mancherà come l’aria, qualsiasi cosa gli riservi il futuro. E ci vorrà sicuramente un po’ di tempo per tutti, per abituarsi alla sua assenza sportiva. Non è mancato da parte degli azzurri il famoso coro: “Un capitano, c’è solo un capitano” e poi via con gli applausi e qualche lacrima.

Capitano, dieci anni di curriculum agonistico alto livello, una carriera lunghissima, si potrebbe definire una vera e propria storia d’amore con il nuoto: quali sono i ricordi più belli ?
 « Dieci anni intensissimi, tanta fatica, tante batoste, ma per fortuna anche tante soddisfazioni. I ricordi più belli sicuramente saranno sempre due: la finale olimpica conquistata nei 100 rana ai XIV Giochi Paralimpici di Londra nel 2012e il bronzo a questi Campionati Europei ».
Due Campionati Europei, tre Mondiali e due Giochi Paralimpici Estivi, sei diventato ormai un punto di riferimento in Nazionale, da Capitano quali consigli ti senti di dare?
« Il consiglio che mi sento di dare è molto semplice: ricordarsi che il duro lavoro paga sempre ! Se si lavora con costanza e metodo prima o poi i risultati non tarderanno ad arrivare».

Hai mai pensato di cambiare disciplina? E visto che sei rimasto, cosa rappresenta il nuoto per te?«L’ho fatto ! In contemporanea al nuoto ho svolto per due anni lo sport del canottaggio, classificandomi anche sesto ai Mondiali 2009, ma non era il mio vero ambiente, l’ho capito e sono tornato a tempo pieno concentrandomi solo sul nuoto».
A questo punto Efrem cosa pensi ti mancherà di più?
« L’ agonismo !!! Ho corso nel motocross per 10 anni circa, ho nuotato per altri 10 anni, mi mancherà l’adrenalina del pre – gara e della gara stessa. Tutto questo mi mancherà davvero molto».

Cosa vorresti dire al tuo tecnico?
«A Maurizio Bregoli vorrei dire grazie. Grazie per avermi sostenuto in tutti questi anni, abbiamo combattuto assieme molte battaglie… e lui questo lo sa. Semplicemente grazie…»
Aspettavi la medaglia di bronzo per annunciare il tuo addio al nuoto?
«In parte si, era l’anello mancante della mia carriera. In tutti questi anni sono sempre rientrato in ranking nei primi 8 al mondo, ho sfiorato il podio molte volte… la medaglia doveva arrivare !

Il mio addio è una scelta che ho iniziato a pensare nell’arco di quest anno, sono arrivato al mio limite sia fisicamente che mentalmente, preferisco chiudere quindi ancora al top prima che arrivi il naturale percorso del declino. Sento di ringraziare tutta la mia famiglia che mi ha aiutato tantissimo, il mio allenatore Maurizio e la mia Società – la Polisportiva Bresciana No Frontiere. Ringrazio tutto lo Staff Nazionale in particolar modo Riccardo Vernole per avermi dato la possibilità di continuare la mia carriera agonistica ed Enzo Allocco con cui ho condiviso tutti questi 10 anni di gare. Grazie davvero a tutti ».

 

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