Donne e diabete, diritto ad un futuro più sano

Donne e diabete Il 14 novembre è la Giornata Mondiale del Diabete, un’occasione importante per parlare di una malattia spesso sottovalutata dal forte impatto mondiale. L’edizione 2017 è dedicata alle donne, le più colpite dalle severe conseguenze di questa patologia cronica che “in Italia sono più di due milioni su un totale di 3,7 milioni di diabetici di entrambi i sessi”. Numerose le iniziative che a partire da oggi e fino al 18 di novembre si svolgeranno in tutta Italia per la conoscenza e la prevenzione della malattia.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il numero di persone con diabete nel mondo è in costante crescita, ed è destinato ad aumentare: da 108 milioni nel 1980 a 422 milioni nel 2014 per arrivare ad un numero stimato pari a 642 milioni nel 2040. Il tasso di prevalenza della malattia in Italia è del 6,2%.
Nonostante i numeri importanti, l’errore comune che più spesso si commette è quello di sottovalutare questa malattia, spesso mal curata o affrontata quando le complicanze che ne derivano sono già evolute: retinopatia, amputazioni, insufficienza renale ed altre complicanze di natura cardiovascolare.

Oltre ad essere una patologia invalidante che può determinare serie complicanze, il diabete rappresenta un importante impegno di natura finanziaria per i sistemi sanitari nazionali tra i costi indiretti rappresentati dai prepensionamenti e le assenze dal lavoro e quelli diretti derivanti dal trattamento delle complicanze.

Cos’è il diabete

Donne e diabete Il diabete è una patologia cronica caratterizzata da una concentrazione di zucchero nel sangue (glicemia) al di sopra della norma. Esistono tre forme principali di diabete:

  • Diabete di tipo I (detto insulino-dipendente o giovanile): si tratta della forma più grave della patologia, che può insorgere anche in età pediatrica, caratterizzata da una mancata produzione di insulina da parte delle cellule pancreatiche deputate;
  • Diabete di tipo II: si tratta della manifestazione più comune della malattia (circa il 90% dei casi) il cui esordio in genere avviene dopo i 40 anni. In questo caso il corpo produce insulina ma in quantità insufficienti a garantire valori glicemici considerati nella norma (è infatti proprio l’insulina l’ormone che ha il compito di moderare l’eccesso di zuccheri nel sangue attraverso i processi metabolici);
  • Diabete gestazionale: si verifica esclusivamente in gravidanza (da qui il nome) nel 4-5% delle donne gravide. Può accadere infatti che durante la gestazione alcuni degli ormoni prodotti dalla placenta ostacolino l’azione dell’insulina determinando un aumento dei valori glicemici.

In ogni caso, si tratta di una malattia da non sottovalutare: infatti “il numero di persone che muoiono ogni anno a causa del diabete è di poco inferiore al numero di persone che muoiono per cancro” (circa 130mila rispetto a 10mila) afferma Enzo Bonora, presidente della Fondazione Diabete Ricerca onlus.

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E il Prediabete?

Il Prediabete è una condizione caratterizzata da un tasso glicemico sopra la norma che non necessariamente evolve in diabete conclamato, ma rappresenta senza dubbio una condizione predisponente. A rischio è sicuramente chi è in sovrappeso, chi conduce una vita sedentaria, chi ha familiarità con il diabete, chi ha più di 45 anni e le donne che hanno avuto in precedenza il diabete gestazionale o hanno partorito un figlio di peso superiore ai 4 kg.

Il diabete e le donne 

Donne e diabete Un’edizione dal titolo “Le donne ed il Diabete: il nostro diritto ad un futuro più sano” dedicata appunto al genere femminile proprio perché sono le donne ad avere “un maggior rischio cardiovascolare associato al diabete, un rischio di coronaropatia aumentato del 44% rispetto agli uomini e un maggior rischio di ictus” spiega Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia, probabilmente dovuto a motivi ormonali.

Nel mondo infatti le persone affette da diabete sono 415 milioni e di queste circa 200 milioni sono donne (1/10 circa). “In Italia –continua il Dott. Sesti – le donne diabetiche sono oltre 2 milioni su un totale di 3,7 milioni di diabetici di entrambi i sessi, ma un ulteriore milione di persone non sa di avere il diabete”.
E sono anche le più colpite dalle complicanze anche gravi della malattia, sia micro che macrovascolari (retinopatia, insufficienza renale, ulcere cutanee, ictus, ecc.) tanto che il diabete è al nono posto tra le cause di morte femminile.

Diabete gestazionale

A causa del generale aumento di sovrappeso e obesità il diabete gestazionale sta diventando un problema piuttosto diffuso la cui incidenza è in crescita anche in Italia dove si presenta in circa il 10-12% delle gravidanze.

Il diabete gestazionale rappresenta una condizione di rischio importante sia per la mamma che per il bambino. I bambini nati da una madre che ha presentato la patologia in gravidanza possono manifestare, con la crescita, problemi di sovrappeso e obesità e se non seguono un adeguato stile di vita in giovane età possono sviluppare un diabete di tipo 2. Anche per le donne nelle quali il diabete si presenta in gravidanza (considerando che la condizione può aumentare le difficoltà di concepimento) il rischio che a distanza di qualche anno insorga il diabete di tipo 2 aumenta.

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Prevenzione, gli eventi previsti per l’edizione 2017

La Società Italiana di Diabetologia, visti i risultati fornite dalle ultime indagini statiche che indicano che in Italia circa 10 milioni di persone presentano un rischio elevato di sviluppare il diabete e di queste circa un quarto, se non apporterà delle opportune modifiche dello stile di vita, svilupperà la patologia nei prossimi 10 anni, ha promosso per quest’anno, in collaborazione con Federfarma, una campagna nazionale di screening presso le farmacie italiane. Lo scopo è quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e quindi sull’esecuzione di un esame gratuito della glicemia.

Fino al 18 novembre 500 città d’Italia saranno impegnate in numerose attività di sensibilizzazione verso la malattia: dalla possibilità di screening ai questionari per comprendere la propria esposizione al rischio di contrarre il diabete, ai numerosi eventi previsti come dibattiti pubblici, incontri con le autorità locali e spettacoli, passeggiate, mini-maratone, fit-walking, ed altre attività sportive. E per finire, in Italia come in altre parti del mondo, diversi monumenti si tingeranno di blu per l’occasione. 

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