SUSANNA BONFIGLIO DAL BASKET IN PIEDI A QUELLO IN CARROZZINA

Susanna Bonfiglio con la nazionale femminile di basket in carrozzina alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016? Ancora presto per dirlo, ma il percorso intrapreso sembra andare proprio in questa direzione.

susanna bonfiglio

LA CARRIERA DI SUSANNA BONFIGLIO

Tra le giocatrici più forti che ci siano in Italia, Susanna Bonfiglio veste la maglia azzurra dal 1994 di cui diventa presto un elemento fondamentale, giocando 88 partite e realizzando oltre 600 punti.

Comincia la sua carriera fin da bambina nella Cestistica Savonese, la squadra della sua città natale; ma tranne due brevi parentesi a Schio e a Phoenix nella WBA americana Susanna Bonfiglio gioca sempre nella squadra di Priolo, piccolo centro nella provincia di Siracusa che ha visto nei secoli susseguirsi greci, romani, arabi, bizantini, aragonesi ed infine i Borboni.

Nel 1995 è vicecampione d’Europa a Brno e medaglia d’oro alle Universiadi di Fukuoka in Giappone. Nel 1996 è olimpionica ai giochi del centenario di Atlanta.

SUSANNA BONFIGLIO E L’INFORTUNIO AL GINOCCHIO

Ma la sua carriera sportiva è costellata di infortuni. Sette interventi per cercare di guarire il ginocchio sinistro. Che fa male, molto male. La troclea femorale, una specie di solco all’interno del quale scorre la rotula, è praticamente usurata, tanto da rendere indispensabile l’impianto di una protesi.

Susanna Bonfiglio ora deve ottenere il parere positivo della Commissione Medica Esaminatrice per scendere in campo nel basket in carrozzina ed avere il nulla osta per poter partecipare alle Paralimpiadi di Rio De Janeiro nel 2016. La sua è una disabilità minima, ma è pur sempre una disabilità. Così Susanna Bonfiglio è diventata la testimonial dell’accordo recentemente siglato dalle FIP, la Federazione Italiana Pallacanestro, di Dino Meneghin e la FIPIC, la Federazione Italiana di Pallacanestro in Carrozzina, di Fernando Zappile.

SUSANNA BONFIGLIO E IL BASKET IN CARROZZINA

Susanna Bonfiglio sarebbe entusiasta di poter proseguire la sua carriera come giocatrice di basket in carrozzina. Un’esperienza nuova che non spaventa affatto la Guardia del Priolo. Anzi, il basket in carrozzina rappresenterebbe un ulteriore arricchimento e una grande soddisfazione se riuscisse a coinvolgere ragazze disabili a giocare a pallacanestro.

Una campionessa da ammirare e imitare. Una ragazza semplice, misurata, nonostante gli importanti successi ottenuti. Una ragazza coraggiosa e determinata che ha dato e ricevuto tanto dallo sport e che ancora vuole vivere e far vivere grandi emozioni a tutti gli appassionati della palla a spicchi.

Susanna Bonfiglio ti aspettiamo sul parquet di Rio de Janeiro a guidare la nostra nazionale di basket in carrozzina!

 

 

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