Tanti Auguri! L’Altro Spazio festeggia un anno di attività

L’Altro Spazio, il locale accessibile gestito anche da disabili, festeggia un anno di attività. Siamo nel cuore di Bologna, dove tanti giovani si incontrano per trascorrere serate all’insegna del gusto e della cultura…

La ricetta

“Lime pestato con zucchero di canna, succo d’arancia fresco, menta, aggiunta di zenzero fresco e ginger ale…”

L’inclusione totale

“L’Altro Spazio – spiega la barlady Manuela Migliaccio – nasce da un’idea di Nunzia Vannuccini e Yascha Blume con la collaborazione de L’Altra Scuola di Santa Vannuccini, nasce da un’idea di accessibilità, di inclusione…quello di cui ci siamo resi conto che l’inclusione a 360° permette di raggiungere degli obiettivi che il singolo invece non riesce, quindi abbiamo cercato di aprire a tutte le disabilità…”

“Mi hanno raccontato il progetto, mi è piaciuto, anche perché è un progetto che non può non piacere e quindi ho detto di sì. E’ un anno, domani facciamo un anno, è il nostro compleanno, siamo contenti, soddisfatti, sicuramente ci sono tante cose da migliorare ma è la prima volta che si apre un locale di questo tipo quindi stiamo imparando col tempo…”

Le attività de L’Altro Spazio

“Facciamo corsi di sensibilizzazione alla lingua dei segni e abbiamo tantissimi partecipanti. Facciamo tantissime cose, facciamo concerti dal vivo, mercatini vintage, presentazione di libri, corsi di lingua, laboratori per bambini, diamo spazio a tutti…”

Questo è il concetto di inclusione, non solo per i disabili, ma anche per gli abili.

Un progetto universale

“L’Altro Spazio è la parte finale di un percorso che vede coinvolte molte persone – spiega la titolare Nunzia Vannuccini – tra cui persone sorde, non vedenti e in carrozzina, persone che fanno parte di gruppi che solitamente non condividono un luogo…far sentire a quelle persone, a più persone, tutto quello che avevo sentito io, cioè la possibilità di vedere che esiste qualcos’altro che è meraviglioso secondo me…”

“Andremo ovunque possiamo andare, ovunque sia possibile mettere una radice per questo progetto che ha un valore che va oltre la qualità del vino che una persona può vendere, speriamo sicuramente in Europa…”

Il valore della persona

“E’ un business – prosegue Nunzia Vannuccini – ma dipende dalle persone che entrano, da chi capisce che questo progetto non è soltanto caffè, vino, ti porto una buonissima zuppa perché comunque l’obiettivo è fare anche cose buone, però come, chi perché, perché sono arrivato qui, la persona…tutte cose che quando vai in un ristorante non ti chiedi, non ti interessa…tu ti ricordi il cameriere che ti ha servito nell’ultimo ristorante dove sei andato, la sua faccia, te la ricordi?”

“Abbiamo creato una piccola fabbrichetta del lavoro, tutte le persone lavorano con un contratto, è un progetto di vita, è la costruzione di qualcosa, non è la sedicesima persona di un’azienda che deve necessariamente prendere un disabile”.

La birra in carrozzina

“La specialità della cosa sono i cocktail grazie a Manuela che è bravissima ma anche la cucina con le zuppe, facciamo sempre zuppe diverse di stagione, le persone, la specialità della casa sono le persone, però non si mangiano, si incontrano…”

“La birra in carrozzina in realtà è il logo di una birra che si chiama Ramp, fatta insieme ad un birraio americano sordo ad agosto. Perché Ramp? Perché bisogna parlare delle rampe, bisogna considerare il concetto di accessibilità nelle città. Dove c’è questa birra c’è la rampa. E’ una birra simbolica, è il simbolo di un’accessibilità che vogliamo portare avanti, di inclusione, di fammi entrare, di dammi una birra… E’ un sapore molto intenso, ed è buona da accompagnamento per gli aperitivi dell’Altro Spazio, che sono veramente buoni – conclude Nunzia Vannuccini – venite a berla che è buonissima!”

Info

Indirizzo: Via Nazario Sauro, 24f, 40122 Bologna

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