Studenti e mondo della disabilità – La Colonna Onlus

L’Associazione per le lesioni spinali La Colonna Onlus ha realizzato un video per spiegare le sue finalità dal titolo “Studenti e mondo della disabilità”.

La storia di Giancarlo Volpato

Giancarlo VolpatoE’ il 21 novembre 1993 quando il ventenne Giancarlo Volpato durante una partita di rugby subisce un trauma e rimane tetraplegico. Giancarlo fino a quel momento neanche immaginava che potesse accadere una cosa simile… Ma poi conosce il mondo delle unità spinali dove incontra tanti giovani che hanno subito traumi in seguito ad incidenti stradali…

“Ho sempre giocato a rugby – racconta Giancarlo Volpato –  è sempre stata una passione e lo è tuttora, sebbene io sia stato tradito dallo sport…La vita è proprio un dono e non ci si rende conto di quello che si ha fin tanto che non si perde qualcosa…Speravo che la mia vita potesse essere come quella dei miei amici ma ad un certo punto mi son dovuto adattare a questa realtà…”

“Quello che mi manca di più è la normalità, la vita di tutti i giorni, andare a bere una birra con gli amici…la normalità di un ragazzo che vuole vivere la sua gioventù…il pericolo è sempre dietro l’angolo…anche le stupidaggini possono diventare momenti di tragedia che cambiano la vita…”

“Credo ancora che ci sia la possibilità per una ripresa, non smetto mai di fare fisioterapia per tenermi allenato…la mia speranza è riposta nella ricerca scientifica e nelle cellule staminali

Il sostegno di Manuela Levorato

Manuela LevoratoIl 1 Dicembre 2001 Giancarlo Volpato fonda l’associazione La Colonna Onlus nata per sostenere le persone con lesioni spinali. Una delle persone che sostiene l’iniziativa è la velocista italiana Manuela Levorato.

“Giancarlo è il più grande esempio di persona che conosco, non lo è Bolt che fa la mia stessa specialità…perchè la reazione che ha avuto ad un tale evento è stata per me sconvolgente”.

L’impegno di Daniele Furlan

Daniele FurlanIl 29 Ottobre 2001 Daniele Furlan, un imprenditore veneto, viene tamponato da un tir mentre si trova in fila sulla tangenziale di Venezia. A seguito di questo incidente si ritrova tetraplegico.

“Non sono arrabbiato con colui che mi ha causato tutto questo…ho imparato che è stato solo il destino a provocarmi ciò…Mi sono trovato totalmente immobile e ad affrontare una vita totalmente diversa da quella che avevo prima…sono rientrato in una casa che nel frattempo era stata costruita appositamente per me…con tutta una serie di ausili che mi permettono di controllare la casa…questo mi ha garantito un minimo di recupero di autonomia…e soprattutto mi ha dato la possibilità di continuare a lavorare con il computer che è diventata la mia grande finestra aperta sul mondo esterno…”

“Siamo molto sensibili alla ricerca scientifica ed in particolare alle cellule staminali che potrebbero essere una soluzione alla nostra patologia…la nostra speranza segreta…che un giorno si possa guarire dalla lesione al midollo spinale…”

La tetraplegia

Mauro MenariniIl Dott. Mauro Menarini dell’Unità Spinale dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di ti spiega cos’è la tetraplegia.

“La tetraplegia è un danno traumatico al midollo spinale nella regione cervicale, nella regione del collo…Il midollo spinale è come un’autostrada che porta i messaggi dal cervello alla periferia…per cui le persone che subiscono questi traumi non muovono ne le braccia ne le gambe…è una lesione che al momento non ha alcun tipo di terapia…c’è la morte delle cellule e le loro funzioni vengono perse, però adesso qualche speranza si sta cominciando a delineare con l’utilizzazione delle cellule staminali…delle cellule che possono dare origine a vari tessuti fra cui anche il sistema nervoso…ma siamo ancora allo stadio della ricerca…ma ci sono dei risultati che hanno dato qualcosa di positivo…”

L’impegno del mondo dello sport e delle istituzioni

La colonnaAnche la squadra di basket Umana Reyer sostiene l’associazione La Colonna, come il campione di rugby Mauro Bergamasco. Con l’assessore della Provincia di Venezia Claudio Tessari, sviluppa un progetto per le scuole: “Troppo spesso i giovani di fronte alla disabilità preferiscono voltarsi dall’altra parte…quando però vengono coinvolti in azioni di solidarietà sono fantastici…il messaggio che mando ai giovani sono le parole di Daniele Furlan: le barriere architettoniche peggiori sono quelle che non riescono ad arrivare al cuore dei propri cari…io aggiungo che le barriere architettoniche peggiori sono quelle che non riescono ad arrivare al cuore di ognuno di noi…”

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