Spaziare con la fantasia… Martina Barbierato

Spalle larghe, grande sorriso e tanta passione. A soli 22 anni ha già le idee chiare su se stessa e il proprio futuro, finire il tirocinio da geometra e superare la sua avversaria sportiva sollevando più di 130 Kg. Dopo tanti successi e vittorie il suo sogno di partecipare alle Paralimpiadi si è realizzato. Al Crossfit la Mole di Torino abbiamo incontrato una giovane, grande campionessa che sarà fra i protagonisti della squadra azzurra a Rio 2016: Martina Barbierato.

Il sollevamento pesi e Martina Barbierato

“Il bilanciere è un oggetto molto lungo…molto bilanciato, come dice la parola…è un peso! E’ un peso perché sono 20 kg e sono tutti da sollevare!”

55 kg è la mia categoria di peso – spiega Martina Barbierato – ovvero il massimo di chili che posso pesare durante la gara. Quindi all’operazione del peso io devo pesare al massimo 55kg! Un’alzata significa prepararsi da dietro il tabellone, salire in pedana, guardare dritto il bilanciere, ovviamente con sguardo cattivo e mai gli occhi da cocker, come dice il direttore tecnico, prendere il bilanciere in mano e seguire i comandi del giudice…”

“La fatica è più uno status mentale, non è esattamente una cosa fisica. Quando arriva ad essere fisica allora è un problema. Se è solo mentale puoi tranquillamente combatterla…”

“Ho scelto il sollevamento pesi perché era una cosa fuori dal normale, mi ci son trovata subito, sono riuscita a salire con i chili molto velocemente, mi ci sono trovata, ho trovato il mio sport… Grazie alla mia migliore amica, al tempo lei faceva sollevamento pesi olimpico e mi ha detto di andare a provare in palestra. Ovviamente non potevo fare l’olimpico perché sono storta come una torre di Pisa e quindi mi sono buttata sulla panca”.

Lacrime e brividi

“Un record del mondo significa molto impegno, a volte è quasi inaspettato – racconta Martina Barbierato – nella mia gara sono stati dei record quasi inaspettati. Molte volte sono alla quarta alzata, quando va bene sono alla prima o seconda alzata. Dubai è stato il mio primo mondiale, è stata un’esperienza assolutamente da brivido soprattutto quando ho cantato l’inno italiano. E’ stata la prima pietra per la qualificazione a Rio…tante lacrime, tanti brividi…”

Spaziare con la fantasia

“La fotografia è il mio hobby preferito, è la mia valvola di sfogo quando sono più stressata e soprattutto mi piace…ti fa vedere il mondo da occhi diversi, puoi continuare a guardare lo stesso paesaggio o la stessa fotografia e continuare a scoprire dettagli nuovi… Il disegno anche, quando ho voglia di spaziare con la fantasia…è bello, ti rilassa…”

“In gara rock, anche molto ritmato, mi aiuta a trovare quella grinta e quella cattiveria che mi serve, per il resto anche tecno, sono molto truzza! In gara si può dire che non sono sportiva – conclude Martina Barbierato – cerco di raccogliere tutta la cattiveria possibile per poi scaricarla sul bilanciere!”

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