Russian Kafè – Day 4

Eccoci qui al Villaggio Paralimpico dello Sci Nordico e del Biathlon, siamo appena arrivati, non c’è nessuno c’è silenzio, ci sono le montagne ed ora andremo a scoprire dove è la zona dell’Italia. Ci sono bandiere Koreane, Cinesi, Russe ovviamente, Finlandesi ma di Italiane ancora non si vedono. Andiamo!

Il CT della Nazionale di Sci Nordico e Biathlon

La condizione della neve fino a ieri rendevano veramente difficile fare qualsiasi pronostico, quindi i risultati sarebbero falsati rispetto ai reali valori. Già oggi la neve è stata trattata, devo dire che le condizioni erano davvero buone rispetto al caldo, se ci fossero le condizioni di oggi sicuramente le gare sarebbero molto più regolari.

Enzo Masiello e Giordano Tomasoni

Martina: quali sono le vostre impressioni dopo un paio di giorni dopo i primi allenamenti?
Enzo: Molto diverse, ieri abbiamo trovato della neve mollissima, una fatica assurda, oggi il tempo è stato più clemente, ha fatto più freddo e la neve è durata fino alle undici e mezza, dopodichè…piscina!

E per te invece?
Giordano: per me che sono alla mia prima esperienza Paralimpica, è tutto fantastico dall’accoglienza, al posto dove siamo, alle piste hanno costruito tutto qua intorno. Veramente una grande emozione.

Conferenza e apertura di Casa Italia

Ed eccoci qui al Russian Kafè, mi sono ricongiunta con Riccarda, come vedete siamo riusciti a trovare gli atleti Paralimpici che cercavamo al villaggio, abbiamo fatto l’intervista e poi li abbiamo seguiti fino all’alzabandiera che si è svolta nella piazzetta lì c’è stata la cerimonia, ci sono stati degli spettacoli e poi hanno sfilato l’Italia, poi gli USA, la Gran Bretagna e la Romania. Per me tral’altro rivedere questi momenti da un altro punto di vista è stato molto emozionante, vedere anche l’emozione degli atleti stessi con la mano sul petto a cantare l’inno. Abbiamo parlato anche con i volontari abbiamo fatto tante fotografie e poi finalmente, a lavoro compiuto, siamo tornati a casa stanchi, ma felici.

Si è svolta da poco la conferenza per l’apertura di Casa Italia, conferenza dove il presidente del Comitato Italiano Paralimpico ha tenuto un discorso Luca Pancalli, c’era il segretario sempre del Comitato, Marco Giunio De Sanctis, e Fernando Mascanzoni responsabile dell’ufficio stampa e tutti gli atleti. E’ stato bello perchè sembrava di stare in una grande famiglia, dopo tanti anni d’attività insieme, quindi ci auguriamo tutti, al di là delle medaglie, che riescano a fare delle belle gare che seguiremo durante tutto il prossimo periodo a venire.
Sentiamo le parole del Segretario Generale Marco Giunio De Sanctis.

Segretario generale del CIP: Marco Giunio De Sanctis

Riccarda: Lei ha parlato di una grande famiglia, quella del Comitato Italiano Paralimpico, e anche e anche una Paralimpiade con qualche sofferenza, più complicata, difficile?De Sanctis: sicuramente la più complicata, io qualche dubbio che questo paese potesse ospitare una Paralimpiade nel modo migliore, ma non parlo da un punto di vista tecnico perchè andrà tutto bene come sono andate bene i Giochi Olimpici, è un problema di procedura, è un problema d’approccio, è un problema di cultura. La cultura del paralimpismo deve essere universale, e qui abbiamo avuto dei problemi perchè poi ogni paese ha le proprie regole e tradizioni e noi ci siamo incotrati male con queste regole, senza nulla togliere alle straordinarie forze organizzative della Russia, però non è stato facile organizzare qualunque cosa, sia la squadra, la delegazione, la partecipazione generale, Casa Italia e qualsiasi altra iniziativa. Un pò per i costi un pò per la difficolta protocollare imposta proprio dal paese ospitante.

Ci vediamo alla prossima puntata, con voi Martina Caironi e Riccarda Ambrosi.

 

 

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