Più moderni, più flessibili, più belli! – Matteo Marzotto

Matteo Marzotto, presidente della Fiera di Vicenza, racconta a Giorgia Pizziali di Ability Channel le sue impressioni e le sue idee sul turismo accessibile e sul futuro di questo settore.

Secondo anno alla guida della Fiera di Vicenza, secondo anno anche di un salone dedicato all’accessibilità e al turismo…cha cambiamenti ci sono stati e che progressi sono stati fatti?

Move! Punta di diamante del turismo accessibile

Matteo Marzotto“Questa manifestazione – spiega Matteo Marzotto – deriva dal vecchio Gitando.all, una manifestazione cha aveva già raggiunto un buon successo di pubblico ed espositori ma che doveva essere più focalizzata. Move! è il risultato di una serie di riflessioni, un format che rimane estremamente valido, unico in Europa, ma che vuole essere più focalizzato e professionale nel senso che quando parliamo del turismo universale intendiamo abbracciare il turismo della disabilità e per la disabilità e, perchè no, per quella parte di minore abilità che può essere la complessità logistica di una famiglia con dei bambini o di una coppia di persone un pò più avanti nell’età: vuole essere un prodotto ampio ma non solo centrato sulla disabilità. In realtà i fruitori maggiori sono le persone con disabilità, riteniamo che ci siano dei motivi di logica, di morale, di etica e di modernità, di miglior fruizione di un paese che per definizione ha vocazione turistica, una delle prime cinque nazioni per potenza turistica al mondo e non è possibile che non si osservi dei numeri che sono disponibili da molti anni; quando ero presidente dell’Enit ho cominciato a guardare i numeri ma anche l’approccio alla modernità di un paese, alla reputazione di un paese…nel 2010 ero già qui a sostenere questa manifestazione. 138 milioni di persone in Europa portano la disabilità con lo stesso diritto e con una capacità economica rilevante di persone che invece il problema non ce l’hanno e che possono viaggiare più facilmente. Da questo punto di vista noi vogliamo essere la punta di diamante, il Meeting sul Design Universale e quella serie di meeting che ci sono stati oggi, il Mita, con l’ufficio del sindaco di New York, e con i grandi esperti di queste problematiche dimostrano che Vicenza per tre giorni è una capitale del turismo accessibile ed universale”.

Turismo accessibile: una tipologia, non una nicchia

Cosa vuol dire per Vicenza e per lei organizzare un salone così importante a livello internazionale però così targettizzato perchè stiamo parlando a dei disabili

“A Vicenza – continua Matteo Marzotto – stiamo cercando di specializzarsi in quello che chiamiamo lifestyle e innovation. Riteniamo innovativo parlare di cose che fanno bene a un paese intero, un paese che ha la reputazione dell’Italia, e riteniamo che sia bello raccontare che in Italia c’è questa sensibilità,poi esistono grandi spazi di crescita per Fiera di Vicenza sia in questo settore che per tutta la ricettività turistica…il concetto che il portatore di disabilità non viaggia da solo ma viaggia a 2.8 persone per un viaggio ricreativo vuol dire che ci sono 4 persone che viaggiano…ai miei amici imprenditori che fanno questo forse dovrebbe venire un dubbio, che forse esiste una tipologia, non una nicchia…138 milioni di persone su 320 non sono sicuramente una nicchia, ma una tipologia di mercato che può essere colta. Cogliendola diventiamo più moderni, più moderni, più belli al mondo”.

Il superamento della logica campanilistica

Lei prima durante la conferenza del Mita ha parlato della sua visione di sistema

“Ho voluto fare un riferimento al fatto che l’Italia del 2015 non è più l’Italia del passato anche recente, deve cercare di cambiare certi paradigmi, noi a Vicenza siamo considerati un’organizzazione eccellente nell’Exhibition providing, nel fare Fiera, e seppur piccoli cerchiamo di immaginarci molto più grandi cercando di metterci insieme a qualcuno che ha le nostre stesse caratteristiche e dalla cui unione si possono generare dei plus, non facciamo due debolezze per fare una debolezza più grande, facciamo due forze per diventare un’organizzazione molto più dinamica e anche dimensionalmente più rilevante. Abbiamo iniziato un cammino diversi mesi fà, otto, nove mesi fà con la Fiera di Verona, cammino che potrebbe portarci a delle riflessioni importanti, addirittura storiche vista la cattiva attitudine italiana di essere degli individualisti sfegatati, quindi la logica dei campanili: qui a Vicenza ci piacerebbe superarla!”

Matteo Marzotto: Move! un potenziale enorme

Move!“A me piacerebbe che Fiera Vicenza spa rimanga un’organizzazione così flessibile, ancora più flessibile, così radicata sul territorio ma con una visione internazionale, andremo tra qualche settimana a portare Vicenza Oro a Dubai che speriamo che diventi uno dei grandi supershow mondiali della gioielleria e dell’oreficeria. Abbiamo già delle piattaforme dove portiamo dei format con clienti specifici in giro per il mondo, Mumbai, Las Vegas oppure Hong Kong, il mio sogno è diventare ancora più grandi e più internazionale senza dimenticare che se siamo anche un pò bravi è perchè questo è un territorio di gente capace, che lavora duro, che ha delle idee….io sono un assertore dell’italianità, il nostro ben fatto italiano è molto rilevante e uno dei segreti del successo lo si vede anche qui a Move! Questo è un concetto che anche se è all’inizio del suo sviluppo ha un potenziale enorme, e, nonostante tutto quello che si dice, è stato inventato qui, voluto qui, cresciuto qui, anche con l’aiuto delle istituzioni regionali: per esempio la Regione del Veneto, l’assessore Finozzi…abbiamo firmato grandi accordi che riguardano il viaggio per il disabile negli anni scorsi, credo che sia un cammino virtuoso – conclude Matteo Marzotto – ed  io sono molto contento e orgoglioso che sia avvenuto qui a Vicenza”.

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