PIERO ANGELA: INVESTIRE NELLA RICERCA

Ability Channel incontra il noto giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela nella sua casa di Roma. Nel suo libro “Dialoghi di fine secolo” c´è un capitolo dedicato all´uomo artificiale…

Gli occhiali nel medioevo – La scienza e la tecnica hanno sensibilmente modificato la vita delle persone e, dal principio del 900 l´uomo ha cominciato sempre di più a vedere sostituite alcune parti del suo corpo “….a partir dagli occhiali già nel medioevo….ci sono delle funzioni, delle capacità che si sono affievolite o che con gli anni sono peggiorate e che possono essere supportate dalla tecnica” sottolinea Piero Angela.

La tecnica aiuta l´integrazione – “Nelle società del passato chi non era efficiente dal punto di vista fisico era completamente tagliato fuori – continua Piero Angela – si trovavano emarginati non soltanto dal punto di vista dell´attività ma anche da un punto di vista sociale…oggi la tecnica ha portato alle persone con dei problemi degli aiuti straordinari”

Più veloce di una gazzella! – “Oggi, per esempio, una persona anziana, pur non avendo delle disabilità, se non l´età stessa, può correre più velocemente di una gazzella. Come? Su un´automobile! Può volare più alto di un´aquila, su un aereo! Tutte queste capacità possono essere recuperate ed ampliate dalla tecnologia. Citavo gli occhiali…ma anche le protesi acustiche. E non parliamo poi di quelle fisiche…”.

Dalla mano alla mente – “Inoltre – prosegue Piero Angela – grazie alla tecnologia la maggior parte dei lavori si sono spostati dalla mano alla mente…per esempio anche nell´industria ci sono sempre meno operai e più addetti alla consolle…questo vuol dire che oggi noi tutti abbiamo delle protesi…per comunicare non abbiamo più bisogno di andare da un posto all´altro, ma comunichiamo con il telefono, le ricerche le facciamo sul computer…quindi diminuiscono grazie alla tecnologie proprio quelle differenze tra una persona che ha delle capacità al 100% e una che le ha al 10%”.

Piero come Alex – Piero Angela svolge il suo mestiere di divulgatore scientifico, così come Alex Zanardi, rimasto senza gambe a causa di un grave incidente, che a sua volta è conduttore di una trasmissione scientifica, un esempio forse estremo ma che dimostra che l´handicap conta sempre ma viene sempre più ridotto il grado di emarginazione grazie alla tecnologia.

 

La scienza e le malattie genetiche – “Sappiamo che ci sono delle malattie genetiche che portano a gravi disabilità – sottolinea Piero Angela – però grazie allo sviluppo della scienza e della ricerca tante malattie possono essere rallentate e stabilizzate e permettono in alcuni casi alla persona di recuperare molta della propria autonomia”.

Investire nella ricerca – “Questa è la strada da seguire…bisogna dare soldi alla ricerca…bisogna valorizzare il merito…che si capisca che per una società è più importante anche investire sul recupero e sulla riabilitazione che avere un peso superiore e questo vale soprattutto per la dignità delle persone che in passato – conclude Piero Angela – erano veramente abbandonate…questo conviene farlo anche dal punto di vista economico perché ci sono delle persone che si possono integrare perfettamente nel mondo del lavoro”.

ARTICOLI CORRELATI