Olimpiadi dell’Inclusione – A Norcia la seconda edizione

Olimpiadi dell'inclusioneIl cuore e la passione sono lo stimolo per questa manifestazione incredibile, parliamo della seconda edizione delle Olimpiadi dell’inclusione dedicate ai ragazzi con disabilità intellettiva. Tutto questo si svolge nello bellissimo scenario dei Monti Sibillini nella stupenda città di Norcia. Siamo ospiti presso l’Hotel Salicone della famiglia Bianconi e tutto questo è patrocinato dall’associazione Il Gabbiano di Mario La Guercio. Sentiamo che cosa ci ha detto:

Olimpiadi dell’inclusione – passione e speranza

“La passione è la prima cosa, perchè il calcio è la passione di tutti – spiega Mario Lo Guercio – ho visto in questi anni che lo sport è qualcosa di importante per loro, li rende attivi, partecipi, li fa uscire dai servizi…

Io sono un infermiere nel Csm di via Lablache 4 a Roma presso la Asl Roma A. Mi occupo di seguire i pazienti a domicilio, di seguirli con le famiglie, terapie, tutto quello che fa un infermiere, qualsiasi cosa…

Li vedo arrivare, che vengono a chiedere aiuto…mano mano li guardo sia fisicamente e li indirizzo subito verso il calcio e li è l’aggancio fondamentale per il servizio…”

Non solo calcio

“C’è la pallavolo, abbiamo fatto un torneo di bocce, il tennis, il nuoto, poi l’altra sera abbiamo organizzato tutti giochi tradizionali come il tiro alla fune, la rucola, le freccette, proprio nella Piazza San Benedetto”.

Gli obiettivi delle Olimpiadi dell’inclusione

Loro quando stanno con noi si divertono sempre. Noi cerchiamo sempre di promuoverli, di incentivarli, di scuoterli, perchè questo tipo di pazienti tendono sempre a stare un pò isolati, allora li facciamo stare sempre in mezzo a noi. La nostra soddisfazione è vederli inseriti nella società, che trovino un lavoro, anche se, ahimè, oggi è un pò difficile…che possano avere una gestione personale serena, per loro e per le loro famiglie. Il gioco del calcio è solo uno sport, la cosa importante è che si inseriscano nella società senza problemi.

“Io ci metto il cuore e la passione. Da piccolo giocavo a pallone, ero innamorato del calcio ma anche di tutti gli sport. Quando vedo loro contenti, sorridenti, felici come ieri sera – conclude Mario Lo Guercio -per me è una soddisfazione”.

La storia di Marcello, papà e volontario

Immagine 14“Io cerco di portare la mia esperienza di padre di un ragazzo con disagio psichico, con disturbo bipolare, trauma da parto – racconta Marcello – siccome sono convinto che il lavoro riabilitativo maggiore vada fatto sui genitori perchè specialmente noi al sud abbiamo questa difficoltà a esporre i figli con disagio…solitamente nascosti per vergogna…e quindi offro la mia esperienza a questo gruppo di genitori e ogni martedì ai ragazzi perchè sono convinto che il gioco è un ottimo mezzo di riabilitazione…fa tornare tutti noi bambini no? Quindi tutti siamo uguali…scompaiono per un’ora o due tutte le difficoltà che purtroppo sono enormi”.

“I risultati ottenuti su Andrea, mio figlio – prosegue Marcello – mi hanno spronato a percorrere ancor più dentro queste difficoltà…devo dire che se si ha il coraggio di farsi aiutare, i risultati sono eccellenti!”

Volontari e giocatori

Immagine 16“Io sono Moretti, un volontario di Albano Laziale, in provincia di Roma e sono venuto a fare il torneo con gli Evergreen in questa località di Norcia. Ci troviamo bene anche se non siamo contenti perchè abbiamo perso tutte le partite…siamo stati ripescati ma anche oggi abbiamo subito una sconfitta…però l’importante è partecipare e sono contento di essere qui…”

“Io sono Enrico Iozzino, sono di Grottaferrata e sono degli Evergreen. E’ bello, ho giocato a ping pong, a tutti questi sport, mi sono divertito lo stesso anche se ho perso. Ho vinto solo a biliardino…mi trovo bene. Ogni volta è importante partecipare a ogni tipo di manifestazione…siamo stati contenti di questa cosa…”

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