Il senso della vita – Oxana Corso

Il vero primo sogno lo ebbi quando vidi Pechino 2008, che cominciai a vedere le gare in tv, le Paralimpiadi, e lì capii che quello era il mio sogno, andare ad una Paralimpiade. Feci un 400 in cui, stranamente quella della corsia accanto cascò, e io cascai appresso a lei, e dovetti rialzarmi e continuare fino a che non finì la gara. La ricorderò per tutta la vita perché è stato il momento in cui ho capito il vero senso della vita, rialzarsi dopo una caduta.

2012, quando cominciai a vincere la mia prima medaglia all’Europeo a Stadskanaal avevo appena 16 anni, e lì capii che se volevo fare qualcosa di grande nella mia carriera, dovevo cominciare ad allenarmi ed essere un’atleta vera.

Ci vuole tanta tenacia, tanta testa e tanto tanto allenamento, e forza di volontà anche da parte dell’allenatore che deve ascoltare le mie lamentele, che non mi va di farlo o che sono stanca o qualsiasi cosa che possa buttare giù e minare la mia autostima. Faccio tre serie di qualsiasi tipo di esercizio che vada dalle braccia alle gambe, al dorsale, addominale, qualsiasi cosa, due ore al giorno.

Ho conosciuto Filippo Parisi a Londra 2012, e grazie al suo appoggio e a tutta la struttura di Fisio Point, ho cominciato ad avere accanto a me uno staff adeguato per la mia preparazione, e per aiutarmi in tutti i giorni in ciò che serve per essere un’atleta a 360 gradi.

Spero che ciò che ho dimostrato in questi anni, possa servire a farmi vivere per la seconda volta il mio sogno, la Paralimpiade di Rio. Se io potessi portare qualcosa con me a Rio o in qualsiasi altra gara, sceglierei di sicuro il mio Tecnico di fiducia, Massimo Di Marcello, il mio Fisioterapista Filippo Parisi, e ovviamente, la Tecar Fisio Warm.

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