Disabilità e Sessualità: la Distrofia Muscolare

Disabilità e sessualità e la distrofia muscolare, ne parla il Professor Marcello Villanova che da anni si occupa di migliorare la vita di pazienti, adulti e bambini, affetti dalla distrofia muscolare. Riccarda Ambrosi lo ha intervistato all’ospedale Nigrisoli di Bologna.

disabilità e sessualità

Disabilità e sessualità oggi

Oggi si parla molto di disabilità e sessualità e tante persone pensano che un ragazzo o una ragazza in carrozzina non possa vere rapporti sessuali o viverli con maggior difficoltà: è vero?

Disabilità e sessualità – afferma il Prof. Villanova – è una domanda interessantissima, effettivamente c’è un po di ignoranza nel campo che nasce dalla scarsa informazione, perchè se oggi molte persone pensano determinate cose di un ragazzo seduto in carrozzina è perchè non hanno una cultura adeguata.

Fare informazione su disabilità e sessualità

Quindi – prosegue il Prof. Villanova sul tema disabilità e sessualità – fare informazione nelle tv e nei giornali e far capire che una persona che è in carrozzina può avere una sessualità completa e perfettamente normale come la può avere uno che cammina. Pensare che chi ha una distrofia muscolare di duchenne non possa neanche avere un’erezione è un qualche cosa che nasce da un pregiudizio e da una ignoranza culturale: l’organo è fatto da muscolatura liscia, è un organo cavernoso e di conseguenza questi ragazzi non hanno questo problema.

Disabilità e sessualità problemi come nella popolazione normale

Nella disabilità e sessualità si possono avere delle problematiche legate a chi fa delle ventilazioni e si hanno delle problematiche metaboliche – continua il Prof. Villanova – ma rientrano anche in quelle che possono essere la nostra normalità e così anche si possono avere delle problematiche psicologiche importanti che possono determinare alcuni problemi come quelli che esistono nella popolazione normale.

Il ragazzo anche se è seduto in carrozzina può avere una sessualità, il problema è che oggi vive molte barriere mentali e quindi diventa un tabù, si ha quasi paura di parlarne. I genitori hanno un atteggiamento protettivo e a volte fanno fatica a parlare con i ragazzi di disabilità e sessualità.

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Disabilità e sessualità , la gravidanza

Non è che chi ha una malattia genetica non può avere una gravidanza. Bisogna far prendere coscienza alla ragazza di quel bambino che nascerà, di quli potranno essere i suoi problemi, di quella che potrà essere l’ereditarietà e di conseguenza anche il rischio di avere un bambino affetto. Le difficoltà potrebbero nascere da problemi cardiorespiratori che si hanno in persone che hanno una disabilità più importante, ma molti non ce li hanno. Molte volte viene detto che non è possibile avere una gravidanza ma questo non è vero.

Disabilità e sessualità , famiglie felici

Oggi abiamo numerose persone che nonostante vivano in carrozzina e abbiano delle malattie genetiche hanno avuto i figli, che amano queste mamme, e che sono molto spesso sani, e devo dire la verità che ho trovato delle famiglie splendide; anche questo è un tabù che bisogna superare.

Portare conoscenza nella disabilità e sessualità anche alle persone affette

Disabilità e sessualità è un argomento interessantissimo, sicuramente necessita di conferenze, necessita di informazione diffusa che deve passare…e poi qui noi cerchiamo di parlare con chi è affetto da queste problematiche, di tutto ciò che può competere a questo argomento e lo facciamo in maniera del tutto naturale, come deve essere…non abbiamo paura di discutere di disabilità e sessualità e cerchiamo anche di far capire ai genitori che i figli hanno i desideri di tutti…posso riportare dei piccoli ricordi che ho di ragazzi splendidi.

Disabilità e sessualità : un ricordo toccante

disabilità e sessualitàMi ricordo di un ragazzo che ora non c’è più, con la distrofia muscolare di duchenne…mi ha detto: dottore…prima di morire mi piacerebbe sfiorare il corpo di una donna…nuda. Questa è una frase che mi ha colpito perchè mi fa capire quanto è importante questo fattore per loro, quanto noi dobbiamo investire su questo e creare tutti quei sistemi in modo tale che loro abbiano una vita sessuale. Non è possibile pensare che siano delle persone asessuate e che possano vivere anche senza queste pulsioni… i genitori devono capire che nella disabilità e sessualità devono aiutare, superare i tabù…talvolta hanno una visione riduttiva del proprio figlio, come se non potesse mai avere un rapporto sessuale… Nella disabilità e sessualità cerchiamo di modificare anche le menti dei genitori, perchè i genitori giocano un ruolo importante. Molti di essi devono essere aiutati a capire che i loro figli sono come tutti gli altri…

Riccarda Ambrosi
Volto storico di Abilitychannel è autrice di articoli scientifici sulle patologie neurodegenerative e neuromuscolari, di articoli sui problemi dell'accessibilità e sugli sport paralimpici. Segue la Nazionale Calcio Amputati nel settore di avviamento al calcio per i bambini amputati o con difficoltà motorie. E' Consigliere di Anchio, Onlus di Milano che favorisce l'inclusione al contrario di bambini disabili verso bambini normodotati. E' Presidente dell'Associazione "Tutti in acqua Onlus", creata a Iseo per promuovere lo sport e l'integrazione tra le persone con difficoltà motorie e relazionali e le persone normodotate, scopo sociale che favorisce anche il turismo accessibile e la gestione di eventi dedicati. Per la Fispes, Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali del Comitato Italiano Paralimpico, è Referente Scuola per i rapporti con le famiglie per l'Academy Calcio di bambini amputati e cerebrolesi. Membro della Commissione Paralimpica della Federazione Italiana Bocce, che si occupa di atleti normodotati e di atleti paralimpici e con difficoltà motorie e cognitive.

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