CENTRO PROTESI INAIL, IL LABORATORIO DI SCULTURA

Irene Montanari, maestra di scultura, ci racconta la sua esperienza con le persone disabili che frequentano il suo laboratorio all´interno del Centro Protesi.

Scoprire un´abilità – “Qui si passa il tempo in maniera serena creativa – ci spiega Irene Montanari – un ambiente che uno non si aspetterebbe di trovare in una situazione ospedaliera, e scopre, attraverso la modellazione dell´argilla…scopre un´abilità…quindi considerarsi abili e non disabili…è molto importante dal punto di vista dell´autostima, del saper fare”. Qui dentro si sta insieme, si sta intorno a un tavolo, ci si sfoga, si sta sereni, si dimentica, grazie alla modellazione, quelli che sono i problemi quotidiani.

La pazienza – “La creatività – prosegue Irene Montanari – deve essere veicolata, se non hai una persona che ti indica come dal punto di vista tecnico, la creatività si spegne…la prima cosa che serve invece della creatività e dell´ispirazione di cui tutti parlano è la pazienza… Fare con la terra…la cosa più antica del mondo, è divino, no?”

Un sorriso strappato… – Irene è magnifica… è una persona molto molto simpatica e molto di cuore, ci tiene compagnia, passiamo delle ore bellissime insieme a lei…con la sua simpatia riesce sempre a coinvolgerci, a farci passare delle belle ore anche se noi siamo stanchi e ci fa tornare sempre il sorriso…fantastica ti mette a tuo agio…Irene è eccezionale e competente, riesce sempre a strapparci un sorriso anche dopo tanta fatica giornaliera

Ogni giorno più ricca – “Sono tanti anni che svolgo questa attività, per me è come una specie di droga, non riesco a fare a meno di questo, è come stare con i miei amici, non è difficile affatto, anzi, non riuscirei a farne a meno”. Da un punto di vista sia creativo che professionale questa esperienza arrichisce Irene Montanari… “questo è il mio lavoro, è una soddisfazione tutti i giorni, quindi sono tutti i giorni un po più ricca”!

Le opere – E´ già capitato altre volte che i pazienti facessero una mostra tutti insieme, “loro tornano a casa ma raccogliamo le loro opere per un periodo di tempo, poi gli vengono spedite…tra l´altro ci sono delle persone che a casa si sono create dei veri laboratori – conclude Irene Montanari – questa è anche un´idea per passare il tempo a casa…è un´opportunità per riempire in maniera attiva e creativa la loro vita”.

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