Un’archeologa nel basket: Laura Morato

Laura Morato nasce a Padova nel 1995; comincia a 15 anni a giocare a basket in carrozzina nel Millenium Padova Basket. Nel 2014 approda al Santa Lucia di Roma dove fa il suo esordio in serie A. Con la nazionale femminile partecipa ai campionati europei di Francoforte nel 2013 e di Worchester nel 2015. E’ stata un Pivot prima di diventare un’ala piccola. Ha studiato presso l’Istituto Tecnico con indirizzo turistico ed ora frequenta la facoltà di archeologia presso l’Università La Sapienza di Roma.

L’incidente domestico

“Un incidente in casa – racconta Laura Morato -era il giorno di natale del 2006…sono inciampata e ho appoggiato la schiena sullo stipite della porta, la mattina…la sera mi bruciavano le gambe, facevo fatica a camminare, sono andata a letto e quando mi sono alzata non camminavo più… All’inizio è stata un pò negativa perchè l’ho presa male, poi con il basket è cambiato totalmente, ho cominciato ad accettare la mia condizione, a fare una vita bella, serena, felice…sono contenta…”

Laura Morato e il basket in carrozzina

“Avevo un’amica che giocava a Padova e mi chiedevano di venire a provare…era Aprile del 2010…io invece ero scettica, non volevo, ero sempre chiusa in me stessa; verso settembre mi hanno ricontattato e questa volta sono andata. Era a 20 km da casa e quindi non volevo pesare su mio papà che doveva portarmi avanti e indietro, però è anche grazie a lui e alla mia famiglia che sono riuscita ad andare avanti…”

“Prima della partita sono pensierosa, agitata – prosegue Laura Morato – Cerco di distrarmi ascoltando la musica, pensando a quello che è stato fatto in allenamento, quello che ho imparato, quello che so fare…poi quando scendo in partita sono più tranquilla…”

“L’emozione è una cosa strana che senti e che ti fa vivere momenti particolari in modi particolari…in modo da riuscire a dare il massimo in partita…”

L’archeologia

“Fare l’archeologa è difficile perchè non ti puoi sedere nello strato e rischi di rompere quello che c’è sotto e quindi anche scavare è impossibile per me. Però ci sono tante altre cose che si possono fare come il restauro , la catalogazione dei reperti, pulitura, gestire un museo, sono tante le cose che mi piacerebbe fare… Il primo anno alle superiori il professore di storia dell’arte ci aveva portato dei coccetti di ceramica con vernice nera e da lì è spuntata una scintilla…poi in terza superiore ho cambiato professore che ci aveva disegnato la mappa di tutti i posti dove era andato e da lì ho detto che bello! Voglio cominciare… E’ cominciata la passione – conclude Laura Morato – e ho deciso di andare a Roma a studiare…”

 

 

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