Italia Under 22 WheelChair Basket – Francesco Cancelli

Classe 1995 gioca a Basket da sei anni e la sua squadra di appartenenza è l’Icaro Basket Brescia. La sua vita è divisa tra due passioni, quella per lo sport e quella per il lavoro: è in infatti disegnatore presso un’azienda di automazione industriale. Ti presento Francesco Cancelli.

Cos’è il basket

Il basket per me è la vita, ha cambiato il mio modo di vivere, è uno sfogo e mi fa anche divertire.

La prima partita

Durante la mia prima partita ho giocato pochissimi minuti però è stato bellissimo. Mi sembra che in quell’occasione abbiamo anche vinto…io non ho quasi mai toccato palla però è stato bello esserci e vedere il campo da dentro per la prima volta.

La prima volta in Nazionale

La prima volta sono stato chiamato circa tre anni fa per un raduno a Roma e dopo quella volta non mi hanno più chiamato fino all’anno scorso. E’ quindi da un anno a questa parte che partecipo a tutti i raduni della Nazionale.

La scoperta del WheelChair Basket

Dopo l’ultimo intervento che ho subito, all’età di circa 15 anni, il mio fisioterapista mi ha incitato a provare questo sport perché lui conosceva la nostra società a Brescia, ho provato e mi è piaciuto subito.

Chi è Francesco 

Al di fuori del basket lavoro, sono disegnatore elettrico in un’azienda di automazione industriale. Durante la giornata lavoro fino alle 17.30 e la sera mi alleno. 

La squadra

All’interno della squadra mi trovo bene con tutti, siamo una grande famiglia e siamo molto uniti. Siamo davvero una bella squadra.

L’agonismo

L’agonismo è quella cosa che devi avere in partita per affrontarla con lo spirito giusto.

La carica

A darmi la carica prima di una partita sono un po’ tutti, specialmente il capitano, ma comunque ci carichiamo l’uno con l’altro. 

L’allenatore ideale

Non so come debba essere l’allenatore ideale, so che comunque un allenatore deve incitarmi perché diciamo che mi deprimo facilmente, ho molta ansia prima di giocare e quindi ho bisogno che mi carichi.

Cos’è l’ansia?

L’ansia è una brutta cosa…prima di una partita comunque devo pensare di essere tranquillo e di segnare.

L’idolo sportivo

Il mio idolo nel basket è Gallinari perché sin dalla prima volta che l’ho visto giocare mi è piaciuto come giocatore, e mi piace come si comporta anche fuori dal campo. 

Gli obiettivi

Vorrei arrivare in Nazionale maggiore, so che questo è molto difficile ma lavorerò duro per arrivarci.

Tokyo 2020 

Tokyo 2020 sarebbe un sogno che si realizza…

ARTICOLI CORRELATI