Big Mama e la tartaruga – Carmen Acunto

Carmen Acunto è campionessa italiana di atletica paralimpica di getto del peso, lancio del disco e del giavellotto nella categoria F55. Per la serie “A World of Athletics” si racconta dopo la presentazione degli Europei di Grosseto avvenuta in un liceo di Torino.

Big Mama

“Hanno iniziato a chiamarmi Big Mama e ne sono contenta di questo soprannome – racconta Carmen Acunto. Questo soprannome me l’ha dato Martina Caironi in una delle trasferte che abbiamo fatto. Ha iniziato a chiamarmi così perché nel bungalow dove stavamo io ero quella che faceva il caffè o un piatto di pasta per riuscire a mantenere l’alimentazione di casa…”

La tartaruga

“Vuoi sapere cos’è la mia tartaruga? Ho fatto questo tatuaggio l’anno in cui speravo di andare a Pechino. Purtroppo non sono partita per Pechino…ma è sempre stata il mio portafortuna perché il primo anno che ho iniziato a fare atletica da paraplegica mia mamma mi aveva regalato una piccola tartaruga che mi ha sempre portato fortuna…poi ho deciso di tatuarmela!”

Carmen Acunto tedofora

“Un’emozione è qualcosa che ti fa venire i brividi e che ogni volta che ci pensi te li fa tornare…ogni volta che vedo in televisione un atleta che sta vivendo quello che ho vissuto io mi ritornano questi brividi…”

“Questo mi fa ritornare a qualche anno fa – ricorda Carmen Acunto – io mai avrei pensato di diventare tedofora e quel quarto d’ora in cui ho portato la fiaccola è stato veramente entusiasmante…”

L’impegno politico e sociale

“Io non sono proprio una politica, io sono una ragazza, se mi posso ancora chiamare ragazza, a cui è stato chiesto di impegnarsi a fare qualcosa per il proprio paese a livello sportivo. L’unica cosa che cerco di fare è aiutare le mie associazioni nella mia San Salvatore e in qualche modo riuscire a risolvere i loro piccoli e grandi problemi.”

L’atletica

“La carrozzina su cui sono seduta tutti i giorni è un modo diverso per muovermi… La sedia da lancio è quell’ora di libertà al giorno…”

“Disco – conclude Carmen Acunto – perché è l’attrezzo con cui riesco a muovermi di più e meglio per poterlo lanciare. Il giavellotto è una cosa che faccio perché è nei lanci…però non mi è molto simpatico l’attrezzo…”

 

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