Sandrino Porru, presidente della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali, racconta i 400 metri piani di atletica leggera percorsi in carrozzina con l’ausilio del ruotino.
Sandrino Porru e il ruotino
Riccarda: Con il ruotino Offcarr abbiamo fatto una delle gare regine delle Paralimpiadi e delle Olimpiadi che da tantissime emozioni, i 400 metri. Cosa si prova a fare una gara così, ce lo può descrivere solo il nostro Presidente Sandrino Porru.
Presidente: I 400 metri sono sicuramente la gara regina perchè è la gara più difficile che si può fare in una pista, perchè è una gara dove c’è una tensione altissima e devi avere la capacità di partire imediatamente con tutta la forza che hai e saper poi dosare sino in fondo quando sei allo stremo delle forze, il poter dosare la “zampata” da dare per poter andare a tagliare il traguardo. I 400 metri partono ovviamente sempre in corsia ed è una gara dove la tensione alla partenza è altissima. e si parte a tutta birra perchè bisogna arrivare almeno nel rettilineo posto al rettilineo del traguardo avendo a fianco i propri avversari quindi poterli controllare, fare il rettilineo con la maggior scioltezza possibile per evitare di accumulare troppo acido lattico, per arrivare poi ai 150 metri dove inizi la progressione finale per poter poi andare nei pressi del traguardo a dare la “zampata” e il colpo di petto, come si dice nel gergo atletico, per poter andare a racimolare quella frazione di secondo che ti potrebbero dare la vittoria.
Effetto indescrivibile
Riccarda: Che effetto ti ha fatto oggi riprovare i 400 metri?
Presidente: Ma è un effetto, è indescrivibile, solo chi ha battuto le piste come l’ho fatto io riesce a capire riesce a vivere cos’è la tensione l’emozione di vedere queste due righe bianche che ti avvolgono durante questo percorso qua ed è veramente un’emozione forte che ancor prima di vincere l’avversario diventa una sfida contro te stesso!
