nuoto paralimpico

Nuoto Paralimpico

Il nuoto paralimpico (o nuoto per persone con disabilità) è una delle discipline sportive più antiche nel mondo dello sport per persone disabili: di fatto fu una delle prime discipline paralimpiche, in quanto fece la sua prima apparizione alle Paralimpiadi di Roma 1960.

Questo sport può essere praticato da individui con diverse disabilità: persone con disabilità visiva, amputate, con compromissione agli arti, con lesioni midollari, con cerebrolesioni e con disabilità intellettive. Le categorie di gara previste sono stile libero, dorso, rana, farfalla e misto, mentre le distanze possono variare dai 50 metri ai 400 metri.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Albinismo, Amputazione arti inferiori, Amputazione arti superiori, Artrogriposi, Cerebrolesioni, Disabilità intellettiva e relazionale, Disabilità visiva, Distrofia muscolare, Malattia di charcot-marie-tooth, Nanismo, Paralisi cerebrale, Paraplegia, Poliomielite, Sclerosi multipla, Sordità, Tetraplegia

Storia del nuoto paralimpico

L’unico cenno storico di grande rilevanza riguardo al nuoto paralimpico riguarda la sua prima apparizione, registrata già alle Paralimpiadi di Roma 1960, che rendono questa disciplina storica nel mondo dei Giochi paralimpici.

Nuoto paralimpico in Italia

In Italia il nuoto paralimpico è una disciplina sportiva gestita da FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), la quale ha ricevuto dal CIP la responsabilità di gestire, organizzare e sviluppare il movimento. Tale Federazione ha una storia recente, in quanto è nata il 25 settembre 2010, ma la sua formazione ha determinato risultati importanti per la Nazionale italiana. L’attuale presidente è Roberto Valori.

Attualmente l’Italia detiene il titolo di Campione del Mondo ottenuto durante i Mondiali di Manchester 2023 con 52 medaglie (26 ori, 15 argenti e 11 bronzi). Un titolo che però era già stato conquistato negli anni precedenti, durante i Mondiali di Funchal 2022 con 64 medaglie (27 ori, 24 argenti e 13 bronzi) e i Mondiali di Londra 2019 con 50 medaglie (20 ori, 18 argenti e 12 bronzi). In pochi anni, la Nazionale italiani è riuscita a laurearsi 3 volte Campione del Mondo.

Incredibili risultati sono stati conquistati anche durante i Campionati Europei, in particolare a Dublino 2018, con un ottimo secondo posto a fronte di 72 medaglie (28 ori, 23 argenti e 21 bronzi) e il primo posto a Funchal 2021 con 80 medaglie (34 ori, 26 argenti, 20 bronzi): per questo motivo, l’Italia è l’attuale Campione d’Europa di nuoto paralimpico.

A livello paralimpico, i risultati più importanti sono arrivati dalle Paralimpiadi di Londra 2012 con 7 medaglie, di Rio 2016 con 13 medaglie e Tokyo 2020 con 39 medaglie, il risultato migliore di sempre per gli Azzurri. L’attuale formazione azzurra è formata dai seguenti atleti:

Nel sito del World Para Swimming è possibile consultare il ranking mondiale aggiornate al 2023 dei vari atleti in base alle loro categorie: cliccando qui sarà possibile scoprire il World Rankings per ogni categoria.

Categorie del nuoto paralimpico

Come spiega il Comitato Italiano Paralimpico, il nuoto prevede una classificazione funzionale di 14 classi sportive, che vanno dalla S1 alla S10 per le disabilità fisiche (da S1 per le disabilità più gravi a S10 per le disabilità minime), da S11 per i ciechi a S12 E 13 per gli ipovedenti e S14 per le disabilità intellettive.

Le categorie vengono assegnate non per questioni mediche, bensì per funzionalità residue assimilabili. Per le varie categorie sportive poi abbiamo altre diciture: S per stile libero, il dorso e la farfalla; SB per la rana; SM per il misto.