Storia
Il paraciclismo fece il suo esordio ufficiale alle Paralimpiadi di Seul 1988 (gli VIII Giochi
paralimpici), quando per la prima volta venne praticato in gare su strada da ciclisti ciechi in
tandem. In realtà, i primi prototipi di handbike comparve ad inizio ‘900, le prime bici per
disabili negli anni ‘60 e, a ritroso, fu presentato come sport dimostrativo quattro anni prima
ai VII Giochi paralimpici di Stoke Mandeville. Ufficialmente è uno sport paralimpico da
Atlanta 1996 ed oggi può essere praticato da non vedenti ed ipovedenti, atleti con paralisi
cerebrale, amputati e ciclisti con altre disabilità fisiche.
Regole
Nel paraciclismo vale lo stesso regolamento dell’Unione Ciclistica Internazionale, adattato
al grado e al tipo di disabilità degli atleti. Prevede dunque diversi tipi di competizione su
strada e su pista.
E’ obbligatorio l’utilizzo del casco, questo cambia di colore il base alle categorie.
I ciechi che vogliono praticare il paraciclismo gareggiano in tandem (con un atleta
normodotato alla guida del mezzo), le handbike servono agli atleti in carrozzina, mentre
atleti con altre disabilità corrono su biciclette modificate o tricicli.
Le gare si dividono in prove di sprint, cronometro, gare su strada, cronometro su strada
(individuali e a squadre) e inseguimento individuale.
Classificazioni
Atleti paralimpici di paraciclismo ciechi ed ipovedenti sono nella categoria B:
- B1: ciclisti totalmente non vedenti
- B2: ciclisti con acutezza visiva massima di 6/24 e/o un campo visivo inferiore a 5 gradi
- B3: Ciclisti con acutezza visiva tra 2/60 6/12 e/o un campo visivo tra 5 e 20 gradi
Atleti paralimpici di paraciclismo con disabilità motoria sono nella categoria LC:
- LC1: ciclisti con disabilità minore
- LC2: ciclisti con monoamputazione (amputazione ad un arto), con o senza protesi ed in grado di pedalare usando entrambe le gambe
- LC3: ciclisti con disabilità ad un arto che pedalano con una sola gamba
- LC4: Ciclisti con disabilità ad entrambi gli arti inferiori
Atlete donne con la stessa disabilità di un uomo corrono nella categoria inferiore (ad
esempio, una ciclista LC1 gareggia con gli uomini LC2)
Atleti paralimpici di paraciclismo con cerebrolesione sono CP:
- CP4: ciclisti con disabilità minima, corrono con una normale bicicletta da gara
- CP3 e CP2: ciclisti che possono scegliere se correre in bicicletta (CP3) o triciclo (CP2)
- CP1: ciclisti con disabilità più importanti, corrono su tricicli
Atleti paralimpici di paraciclismo che corrono in handbike:
- HC 4/3: si tratta di amputati ad entrambe le gambe o paraplegici (stabilità del tronco)
- HC 2/1: si tratta di tetraplegici, paraplegici (problemi ad usare mani e braccia)
In questa categoria gli uomini e le donne corrono separati.
Dove e come praticare
A gestire l’attività sportiva del paraciclismo (compresi i Campionati del Mondo di
paraciclismo) è l’Unione Ciclistica Internazionale. La FCI (Federazione Ciclistica Italiana)
governa e gestisce la disciplina a livello nazionale (Campionato Italiano paralimpico,
Campionato Italiano Strada e Crono Giro d’Italia Handbike)