La Polizia Municipale ed il linguaggio dei segni

Immagine 15Bologna: la Polizia Municipale impara il linguaggio dei segni

Un gruppo di 20 agenti, a cui ne seguiranno altri, saranno in grado di comunicare, nello svolgimento del proprio servizio, con le persone non udenti tramite la lingua dei segni.
Succede a Bologna, dove il Comune ha firmato un accordo di collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (E.N.S.) per l’organizzazione di attività formative di avvicinamento alla Lingua Italiana dei Segni (L.I.S.) da parte degli operatori dell’amministrazione comunale a diretto contatto con i cittadini.
In questo modo il personale avrà le competenze necessarie a sostenere, con le persone sorde segnanti, una conversazione attinente alle proprie funzioni e competenze professionali.
Pertanto, in attuazione di tale accordo, la Polizia Municipale ha organizzato uno specifico corso di formazione di L.I.S. della durata di 51 ore. Il percorso formativo, realizzato in maniera coordinata con E.N.S., fornirà ad un primo gruppo di 20 agenti le conoscenze e gli strumenti indispensabili per poter comunicare con le persone non udenti tramite la lingua dei segni.
In particolare il corso si articolerà in due fasi: una prima fase di introduzione alla cultura del mondo dei sordi e alle nozioni generali della lingua dei segni e una seconda fase improntata sull’elaborazione delle situazioni più comuni che possono interessare una persona sorda che entra in relazione con la Polizia Municipale (richiesta di informazioni su luoghi, monumenti e persone, controllo di polizia stradale, incidente stradale, vittima di reato, ecc.).

(fonte Giornale della Protezione Civile, novembre 2103)

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