Il virus Zika…e la zanzara paralimpica!

virus Zika Pensavi fosse il titolo di un fumetto, vero? Ed invece è proprio la realtà. In circa cinquanta città del Brasile sono state cancellate le celebrazioni previste per il Carnevale: il sindaco di Rio Eduardo Paes e i suoi collaboratori hanno varato una serie di misure speciali di prevenzione con l’obiettivo di eliminare la zanzara che trasmette il virus Zika.
Scopriamo più da vicino di che virus si tratta e cosa lo distingue…

Il virus Zika e la sua diffusione

virus Zika Identificato per la prima volta nel 1947 in Uganda nella foresta Zika dalla quale prende il nome, finora il virus, trasmesso da zanzare del genere Aedes ed in particolare dalla Aedes Aegypti, si era diffuso principalmente in Africa e in Asia. In seguito ad un’epidemia in Micronesia nel 2007, potrebbe essere arrivato in Sud America tra il 2014 ed il 2015 (in Brasile è stato scoperto per la prima volta a maggio dell’anno scorso). Non è chiaro ancora come il virus si sia potuto diffondere, e le opinioni sono diverse e contrastanti: secondo alcuni esperti potrebbe essere stato portato dai numerosi turisti africani che sono andati in Brasile per i Mondiali di calcio del 2014, secondo altri la causa scatenante potrebbe essere stata una gara di canoe alla quale hanno partecipato diversi atleti della Polinesia Francese, dove erano stati registrati molti casi di febbre Zika.

Brasile e Colombia sono i due paesi più colpiti dal virus, ma tra quelli in cui il virus si è diffuso ci sono anche la Repubblica del Suriname, El Salvador, Guatemala, Messico, Capo Verde, Isole Fiji, Vanuatu, Samoa, Nuova Caledonia, isole Salomone e Indonesia.

Di recente sono stati segnalati anche i primi casi in Europa, quattro in Italia, tre in Gran Bretagna e due in Catalogna. In tutti i casi sembra si tratti di persone che tornate da viaggi in Sud America e ai Caraibi.

Come si trasmette il virus Zika?

Il vettore è, come per il dengue e la febbre gialla, la zanzara aedes aegypti, la stessa responsabile anche del chikungunya. Il tempo di incubazione ancora non è chiaro, ma potrebbero passare pochi giorni dal momento del contagio alla comparsa dei sintomi. In generale, il virus ha bisogno di un vettore, in questo caso la zanzara. Isolato anche nel liquido seminale (un caso di possibile trasmissione sessuale da persona a persona è stato descritto ma non confermato), la trasmissione attraverso il sangue è possibile ma molto infrequente.

I sintomi

Simili a quelli di dengue, chikungunya ed altre malattie trasmesse da zanzare Aedes, i sintomi dovuti al ZIKV, quando presenti (solo una persona su quattro tra quelle infette sviluppa i sintomi della malattia) sono più lievi o, in alcuni casi possono addirittura passare inosservati (forme asintomatiche). Nelle forme sintomatiche i sintomi più comuni sono:

  • febbricola
  • dolori articolari e muscolari
  • eruzioni cutanee
  • congiuntivite.

Dopo una puntura di zanzara infetta, i sintomi compaiono solitamente dopo un periodo di incubazione dai 3 ai 12 giorni e possono durare da 2 a 7 giorni; la malattia raramente richiede il ricovero ospedaliero.

Le complicanze

virus ZikaIl vero pericolo rappresentato dal virus ZIKV lo corrono le donne incinte: nonostante non sia ancora chiaro il meccanismo di trasmissione del virus da madre a feto, alcuni studi dimostrano che l’aumento dell’incidenza di Zika in Brasile è andato di pari passo con l’aumento delle malformazioni fetali. Negli ultimi mesi infatti sono stati diversi i casi registrati di bambini nati con microcefalia (ovvero con testa e cervello più piccoli della norma), e spesso si trattava di figli di donne affette da virus Zika. Ricerche preliminari collegherebbero tali malformazioni ad infezioni avvenute in corso del primo trimestre di gravidanza.

Claudio Maierovitch, esponente del Ministero della Salute brasiliano, ha consigliato alle donne che vivono nelle aree più colpite di rimandare, se possibile, un’eventuale gravidanza.

Inoltre, sembra esista una correlazione tra l’infezione con il virus Zika e la Sindrome di Guillain-Barré, che comporta paralisi progressiva degli arti e che può addirittura sfociare in paralisi totale. In Brasile sono stati segnalati sette casi di persone che, dopo aver contratto l’infezione da ZIKV, hanno sviluppato questa sindrome.

Virus Zika, prevenzione e trattamento

Non esiste alcun vaccino né cura per l’infezione da virus Zika, ma sono a disposizione dei farmaci che possono alleviare i sintomi. Per proteggersi dal virus l’unico modo è quello di evitare punture di zanzara indossando indumenti a maniche lunghe e prendendo tutte le precauzioni raccomandate contro le zanzare quando si viaggia in paesi tropicali.

Oms, allerta emanata anche in Europa

Dal documento emanato lo scorso dicembre dal Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC) emerge che il rischio di casi di importazione in UE è in aumento.

In Italia il Centro Nazionale Sangue ha raccomandato di tenere alta la sorveglianza sulle donazioni di sangue da parte di persone che sono state in aree dove è presente il virus.

E allora, possiamo stare tranquilli?

Insomma, tra quelli che hanno in mente di farsi un bel viaggetto a Rio in occasione dei Giochi Olimpici e noi di Ability che saremo sul campo pronti a cogliere le meravigliose performances dei campioni paralimpici…c’è da preoccuparsi?

In realtà su ordine del sindaco di Rio, a partire da aprile tutti i siti olimpici dove si svolgeranno i Giochi, comprese le tanto da noi attese paralimpiadiverranno periodicamente visitati e disinfestati, ma le Autorità hanno garantito che non sarà sparso insetticida nei luoghi dove sono tenuti attrezzi ed equipaggiamenti sportivi.

Negli ultimi giorni intanto le ricerche in laboratorio stanno andando avanti e sembra essere arrivato il nuovo killer contro Zika: una zanzara maschio geneticamente modificata in laboratorio che feconda le larve che poi avranno vita breve. Così si arginerebbe la trasmissione della malattia, riducendo il rischio soprattutto per feto e neonati.
Guarda il video dell’esperimento.

Quindi possiamo stare tranquilli, insomma. Certo che nelle nostre valigie non mancheranno gli spray anti-zanzara e qualche maglietta a maniche lunghe…a costo di morire di caldo!

ARTICOLI CORRELATI