Grande Italia agli Europei di Swansea

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Con 11 medaglie conquistate si chiudono i campionati europei di atletica leggera paralimpica di Swansea in Galles. Grande l’entusiasmo all’interno della nazionale come testimonia il Direttore Tecnico Mario Poletti:

13 atleti e sei esordienti

“Abbiamo schierato una squadra con 13 atleti di cui sei al debutto internazionale e nonostante questo abbiamo migliorato la nostra posizione nel medagliere rispetto agli Europei di due anni fà a Stadskaanal. Da evidenziare l’eterogeneità delle disabilità e specialità degli atleti saliti sul podio: minorazione visiva, amputazioni, cerebrolesioni, disabilità intellettiva e lesioni midollari in corse, lanci, salti.  Il tutto contro squadre che hanno schierato 23 atleti come l’Olanda, 31 la Spagna e 33 la Polonia. Peccato che le condizioni atmosferiche abbiano condizionato negativamente le prestazioni degli atleti a causa del forte vento. Non vanno inoltre dimenticati i tre record italiani stabiliti da Ruud Koutiki nei 400mt, fantastica medaglia d’oro, Giacomo Poli nel Giavellotto e Antonio Acciarino nel Peso”.

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Una squadra favolosa

“Una squadra favolosa – ha dicharato il presidente della Fispes Sandrino Porru – dal primo all’ultimo atleta, nonostante ci fossero ben sei esordienti. I ragazzi hanno dimostrato una maturità fuori dal comune, sono stati capaci di concentrarsi nel modo migliore quando dovevano scendere in campo e si son fatti trovare sempre pronti a sostenere i loro compagni. Lo staff tecnico ha lavorato in modo impeccabile con altrettanto supporto dallo staff sanitario, amministrativo e ufficio stampa. Quando una squadra gira e funziona è veramente difficile che non arrivino anche i frutti che, in questo caso, sono stati copiosi. Quattro ori, cinque argenti e due bronzi sono un bottino che supera anche la fantastica esperienza pre-paralimpica dell’Europeo 2012 in Olanda, dove ci siamo fermati a quota 10. Ogni medaglia conquistata qui ha un particolare significato, per chi l’ha ottenuta e per la squadra: tra tutte però vorrei sottolineare l’oro vinto da Ruud Koutiki nei 400mt riservati ad atleti con disabilità intellettiva e relazionale. E’ la prima medaglia che l’Italia paralimpica vince in ambito IPC in questa categoria ed è un importante segnale storico e culturale che ci spinge ad accelerare il percorso di integrazione all’interno della Fispes e che fa della nostra disciplina la casa comune per tutte le patologie che sono in grado di praticare in modo agonistico l’atletica leggera”.

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“Non posso infine ringraziare il Comitato Italiano Paralimpico – ha concluso il presidente della Fispes Sandrino Porru – per la vicinanza ed il costante supporto mostratoci, a cui va anche riconosciuta la parte di merito per i risultati raggiunti. E poi un affettuoso e profondo abbraccio a tutta la squadra. Bravi ragazzi e grazie di aver reso questa atletica paralimpica così bella. Prepariamoci alla prossima avventura per poter scrivere ancora una bella pagina della nostra storia”.

Storia che ripartirà tra due anni proprio da casa nostra, a Grosseto, alla vigilia dei giochi paralimpici di Rio de Janeiro.

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