Tutte le informazioni utili sugli ascensori per disabili

Redazione:

Cosa sappiamo sugli ascensori per i disabili? Le persone con disabilità motoria costrette in carrozzina che vivono in case, appartamenti o villette a più piani sono sottoposte a disagi quasi sempre insormontabili, causate dalle barriere architettoniche.

Sono centinaia di migliaia i disabili che in Italia vivono in queste condizioni. Per fortuna, esistono soluzioni che meritano di essere valutate per superare questo ulteriore handicap personale e che spesso coinvolge e condiziona anche il resto della famiglia. 

Come sono fatti gli ascensori per disabili?

La soluzione si chiama miniascensori o elevatori, che nulla hanno a che vedere con i tanti tipi di montascale elettrici offerti sul mercato utili a persone anziane con semplici difficoltà di deambulazione, ma che non sono in grado di risolvere i problemi di chi vive in carrozzina. Si tratta di piccoli e semplici ascensori collocabili sia all’interno della casa che all’esterno, come si può vedere negli schemi indicati.

ascensore per disabili

I miniascensori o elevatori sono principalmente di due tipi: oleodinamici o a trazione elettrica. Vediamo le caratteristiche principali e gli eventuali vantaggi:

Miniascensore oleodinamico

È questo un tipo di ascensore per disabili la cui spinta è generata da un pistone che agisce su sollecitazione di una pompa idraulica ad olio fluido. Il motore elettrico genera la pressione durante la fase ascendente, mentre in fase discendente si muove grazie alla forza di gravità.

VANTAGGI: economicità di acquisto e di gestione, facilità di costruzione, qualsiasi tipo di portata.

Miniascensore a trazione elettrica

Si definisce elevatore a trazione elettrica quel miniascensore il cui movimento è generato da un motore che trasmette la trazione ai cavi che sollevano e reggono la cabina. Il motore elettrico funziona sia per la fase ascendente che per quella discendente. Il macchinario di sollevamento trova posto all’interno del vano dove agisce l’elevatore. Non ha quindi bisogno del locale macchine.

VANTAGGI : minore consumo di energia, prestazioni superiori quanto a velocità, precisione nella fermata al piano, confort di marcia.

Normativa ascensori per disabili: la Legge n.13 del 1989

La Legge 13 del 1989 ha introdotto la possibilità di richiedere contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche negli edifici privati. Spesso, però, tali contributi non sono stati erogati o lo sono stati solo parzialmente, a causa di una certa discontinuità nel finanziamento del relativo fondo. La norma più recente di finanziamento della Legge 13/1989 è la Legge n.350 del 24 dicembre 2003 che all’articolo 3 comma 116 prevede un finanziamento pari a 20 milioni di euro per il 2004.

Leggi anche: Detrazioni e contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche

dimensioni e prezzi ascensori per disabili

Installazione, dimensioni e prezzi degli ascensori per disabili

Esiste sul mercato una ampia gamma di soluzioni e diversi modelli per l’istallazione di questi particolari ascensori per disabili (sia a trazione che idraulici) molti dei quali non richiedono interventi o modifiche strutturali alla casa; ve ne sono di tutti i prezzi e per tutte le necessità.

La predisposizione di un elevatore all’interno o all’esterno di una abitazione a più piani viene effettuata installando una struttura metallica chiamata incastellatura, costruita secondo le dimensioni disponibili e rispettando le norme antisismiche NTC 2008. Si può scegliere tra diversi rivestimenti dell’incastellatura: con tamponatura, rivestimento di cristallo o con materiale trasparente.

Se la casa è in costruzione, sarà semplice progettare e prevedere lo spazio necessario per l’istallazione di questo tipo di miniascensore. Nel caso l’abitazione sia già costruita, saranno gli esperti delle aziende che fabbricano questi elevatori ad individuare la miglior soluzione economica sia interna che esterna alla casa.

Elevatore per disabili3

Per una personale e preventiva valutazione conviene esaminare le caratteristiche di questi elevatori secondo i seguenti criteri:

  • semplicità: con limitati interventi murari, in pochi giorni può essere messo in servizio un elevatore di semplice struttura, con pochi centimetri di fossa e una testata ridotta, utilizzando energia a 230 volt e con una sopportabile richiesta di pratiche burocratiche;
  • sicurezza: in caso di interruzione di corrente, l’elevatore o miniascensore deve essere dotato di un dispositivo automatico che consenta di riportare la cabina al piano, in modo da assicurare l’uscita della carrozzina;
  • accessibilità: le cabine devono essere realizzate secondo le specifiche esigenze e le misure richieste. Ci sono particolari accessori di cui può essere dotato l’elevatore, ideali per persone con disabilità motorie, come l’apertura con porta motorizzata o la chiamata al piano;
  • tecnologia: i motori utilizzati per questi elevatori possono essere Gearless azionati da inverter per la massima efficienza con il minor consumo. Grazie a nuove tecnologie per la riduzione dell’energia necessaria, un semplice elevatore, sia a trazione che a pompa idraulica ,può consumare in un anno di esercizio circa 100 Kw: più o meno lo stesso consumo di un aspirapolvere;
  • dimensioni degli ascensori per disabili: in caso di nuove costruzioni il progetto dovrà prevedere cabine con profondità minima di 140 cm per 110 cm di larghezza e con porte che abbiano una apertura minima di 80 cm di luce. Lo spazio libero antistante l’uscita della cabina dovrà essere di 150 cm per 150. Se l’elevatore dovrà essere istallato all’interno di una casa già esistente le misure di riferimento dovranno essere leggermente inferiori: 120 cm di profondità, 80 cm di larghezza e una luce netta della porta non inferiore a 75 cm con uno spazio libero antistante l’uscita dalla cabina di 140×140 cm;
  • prezzi degli ascensori per disabili: il costo di un elevatore per disabili, idraulico o a trazione, o di un miniascensore domestico, secondo il materiale dei rivestimenti e gli accessori, tanto per avere una idea, può variare tra i 15 mila euro e i 40 mila, escluse eventuali opere murarie. Ci sono formule di finanziamento a tasso zero, oltre ad agevolazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche e una detrazione IRPEF del 50%, attualmente attiva fino al 31/12/2015 che ci si augura venga prorogata o incrementata. Da tenere presente che questi elevatori godono di un regime di IVA agevolata al 4%.
Redazione - Ability Channel
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