Dallo sport al mondo del lavoro

00000Una delle sfide più difficili da vincere per le persone disabili è certamente quella dell’inclusione nel mondo del lavoro. Proprio per questo il Comitato Paralimpico Internazionale insieme al Comitato Olimpico hanno lanciato nel 2001 il programma IOC/IPC athlete Career, che ha visto 30 atleti paralimpici coinvolti in percorsi di orientamento, formazione e sostegno. Numeri certamente bassi che hanno spinto alcune aziende a contribuire ad un mercato del lavoro più inclusivo, partendo dalla propria capacità di attrarre e valorizzare ogni talento.

Valorizzare il talento

Sport, lavoro, disabilità e inclusione sono i temi al centro dell’evento “Diversità e Inclusione”,  promosso dal Comitato Italiano Paralimpico e Adecco  nell’ambito del Programma di Carriera per Atleti. L’incontro che ha visto la partecipazione di due atlete Paralimpiche – Florinda Trombetta, medaglia d’oro di canottaggio alla Coppa del Mondo del 2012, e Antonella Cecilia, campionessa di equitazione – insieme ad alcuni rappresentanti del Comitato Paralimpico Italiano tra cui il presidente del Cip Lombardia Pierangelo Santelli, dell’IPC Academy, di Adecco e dei responsabili delle Risorse Umane di alcune delle principali realtà aziendali del nostro Paese, è stato l’occasione di confronto e discussione sulle più innovative politiche di inclusione volte a valorizzare il talento e la diversità in una prospettiva sportiva, lavorativa e sociale.

L’impegno del CIP e Adecco

“L’impegno di Adecco, al fianco del Comitato Italiano Paralimpico, è quello di favorire la transizione dal mondo dello sport al mondo professionale dei campioni paralimpici lavorando su due fronti: da un lato offrendo gli strumenti necessari agli atleti per orientarsi nel mercato del lavoro aiutandoli a valorizzare le capacità e le competenze sviluppate durante la carriera agonistica – spiega Claudio Soldà, Direttore CSR di Adecco – . Dall’altro mettere a disposizione delle aziende i migliori talenti disponibili oggi nel mercato guidandole nella definizione di policy di Governo e standard aziendali che tengano conto delle più avanzate politiche di inclusione”.

 

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