Classificazioni funzionali sport – Gruppo 3

Redazione:

Tennis in carrozzina

Tennis ii carrozzinaIl Tennis in carrozzina prevede solo due categorie che consentono agli atleti con differenti disabilità di competere con atleti con le stesse abilità. In funzione delle specifiche limitazioni (soprattutto per quello che riguarda la mobilità degli arti superiori) gli atleti sono suddivisi in OPEN (la maggior parte dei tennisti in carrozzina) e QUAD (tennisti in carrozzina con limitazioni anche nell’uso degli arti superiori).

Solo chi aspira ad essere inquadrato nella classe Quad deve sottoporsi ad una visita di classificazione, tutti gli altri tennisti con disabilità gareggiano in classe Open.

Un giocatore di categoria Quad deve rispettare almeno uno dei seguenti criteri di ammissibilità:

  • Un deficit neurologico in prossimità del livello C8 o superiore, associata ad una perdita di capacità motoria;
  • Amputazione di un arto superiore;
  • Focomelia di un arto superiore;
  • Distrofia muscolare o miopatia ad uno degli arti superiori;
  • Una disabilità motoria in uno o entrambi gli arti superiori equivalente ai punti sopraelencati.

Inoltre un giocatore di categoria Quad deve avere almeno una delle quattro disabilità funzionali che comportino un uso limitato degli arti superiori, con o senza limitazioni della funzionalità del tronco:

  • Riduzione delle funzionalità motorie necessarie per effettuare il servizio sopra la testa;
  • Riduzione delle funzionalità motorie necessarie per effettuare il diritto e il rovescio;
  • Riduzione delle funzionalità motorie necessarie per manovrare una carrozzina manuale;
  • Inabilità a stringere la racchetta senza l’ausilio di una protesi o una fasciatura che permetta l’uso dell’attrezzo allo scopo di giocare.

I giocatori Quad non possono comunque mai usare entrambi i piedi per spingere la carrozzina.

Esempio: Fiabian Mazzei, che a seguito di un incidente sugli sci diventa paraplegico, gareggia nella categoria OPEN.

Tennistavolo Paralimpico

TennistavoloNella disciplina del Tennistavolo Paralimpico, per gli atleti con disabilità motoria sono previste 10 Classi Sportive. Le classi dalla numero 1 alla numero 5, denominate Sitting, sono attribuite agli atleti che gareggiano facendo uso della carrozzina. Le classi dalla 6 alla 10, denominate Standing, sono attribuite agli atleti che gareggiano senza l’uso della carrozzina. La classe numero 11 è attribuita agli atleti con disabilità intellettiva e relazionale. E sono così suddivise in base al grado della disabilità:

Categoria Sitting

  • Classe 1: assenza Equilibrio e grave riduzione della funzionalità del braccio di gioco (lesione C4-C5)
  • Classe 2: assenza Equilibrio e riduzione della funzionalità del braccio di gioco (lesione C6 – C7)
  • Classe 3: assenza Equilibrio e funzionalità delle braccia normale (lesione C8 – D7)
  • Classe 4: equilibrio non ottimale per mancanza ancoraggio bacino (lesione D8 – L2)
  • Classe 5: equilibrio ottimale o curva spina dorsale convessa (lesione L1 – S2)

Categoria Standing

  • Classe 6: grave disabilità di braccia e gambe
  • Classe 7: grave disabilità entrambe le gambe o grave disabilità del braccio di gioco
  • Classe 8: disabilità moderata delle gambe o moderata emiplegia
  • Classe 9: lieve disabilità delle gambe o grave disabilità del braccio con cui non si gioca
  • Classe 10: disabilità minima (lesione p. brachiale con funzionalità residua, lussazione anca, amputazione sotto gomito)

Categoria Disabilità Intellettiva

  • Classe 11: disabilità intellettiva e relazionale in base ai criteri stabiliti dalla WHO (World Health Organisation), ovvero: un QI di <75, significativi limiti al comportamento adattativo, esistenza della disabilità prima dell’età di anni diciotto.

Esempio: Giada Rossi, che a seguito di un incidente dopo un tuffo in mare diventa tetraplegica, gareggia nella classe 2.

 

Tiro a segno Paralimpico

Tiro a SegnoGli atleti del Tiro a Segno Paralimpico sono suddivisi in tre grandi gruppi di classificazione, nei quali si distinguono poi le varie specialità che si possono praticare in base alla determinata categoria paralimpica:

  • SH1: atleti che hanno forza muscolare agli arti superiori sufficiente per sostenere l’arma.
  • SH2: atleti che non hanno la forza per sostenere autonomamente l’arma o la possibilità (amputati) di utilizzare la carabina con entrambe le mani.
  • SH3: atleti ciechi e ipovedenti.

Specialità di tiro riservate agli SH1

Il tiratore SH1 ha un atteggiamento di tiro molto simile a quello eseguito dai normodotati con particolare riferimento alla parte superiore del corpo. Visibilmente i due atleti hanno lo stesso atteggiamento, uno in piedi e l’altro eventualmente seduto, sia con la pistola che con la carabina.

  • R1: carabina a metri 10 posizione in piedi. Competizioni per uomini.
  • R2: carabina a metri 10 posizione in piedi. Competizioni per donne.
  • R3: carabina a metri 10 posizione a terra. Competizione mista.
  • R6: carabina a metri 50 posizione a terra. Competizione mista.
  • R7: carabina a metri 50 3 posizioni. Competizioni per uomini.
  • R8: carabina a metri 50 3 posizioni. Competizioni per donne.
  • P1: pistola a metri 10. Competizioni per uomini.
  • P2: pistola a metri 10. Competizioni per donne.
  • P3: pistola sportiva a metri 25. Competizione mista.
  • P4: pistola a metri 50. Competizione mista.
  • P5: pistola standard a metri 10. Competizione mista.

Specialità di tiro riservate agli SH2

Il tiratore SH2 sarà orientato esclusivamente al tiro di carabina. La mancanza di forza per sostenere l’arma non consente l’uso della pistola, mentre la carabina potrà essere utilizzata in appoggio su un supporto a molla che renderà l’arma limitatamente stabile. Ci sarà quindi una componente di abilità del tiratore nel raggiungere la migliore condizione di stabilità per far partire il colpo. Le posizioni di tiro sono da eseguirsi preferibilmente da seduti e, in alcuni casi, il caricamento dell’arma potrà essere assistito da un addetto al caricamento.

  • R4: carabina a metri 10 posizione in piedi. Competizione mista.
  • R5: carabina a metri 10 posizione a terra. Competizione mista.
  • R9: carabina a metri 50 posizione a terra. Competizione mista.

Specialità di tiro riservate agli SH3

L’attività di tiro a segno della categoria SH3 è rivolta agli atleti ipovedenti e ciechi che useranno carabine ad aria compressa con l’aggiunta di speciali dispositivi ottici ed elettronici, capaci di convertire l’informazione visiva in suoni e percepire quindi l’avvicinamento al centro del bersaglio. E’ stato verificato che le persone cieche utilizzano anche la parte del cervello normalmente destinata all’elaborazione di stimoli visivi per avere una migliore capacità di sentire meglio il mondo che li circonda.

  • R10: carabina a metri 10 posizione in piedi. Competizione mista.
  • R11: carabina a metri 10 posizione a terra. Competizione mista.

Esempio: Pamela Novaglio, che a seguito di un incidente sugli sci riporta una paralisi del braccio sinistro, gareggia nella categoria SH2.

Tiro con l’Arco Paralimpico

Tiro con l'arcoNella classificazione del Tiro con l’Arco vengono testati la forza muscolare, il range di movimento articolare e la coordinazione. Esistono tre categorie paralimpiche, escludendo la categoria Visually Impaired che segue le regole generali, uguali per tutti gli sport.

  • Classe W1: in questa classe rientrano gli arcieri tetraplegici o con una disabilità simile (problemi sia agli arti superiori che inferiori). Questi arcieri tirano in carrozzina. Profilo pratico atleta: Arti superiori: limitazione nel range di movimento funzionale, nella forza o nel controllo. Tronco: controllo, equilibrio e statica con l’arco puntato verso il bersaglio scarso o inesistente. Arti inferiori: non funzionali a causa o di amputazione, limitazione nel range di movimento, forza o controllo (cmq non funzionale per una deambulazione a lunga distanza). Profilo della disabilità: tetraplegia, quadriplegia, triplegia o severa diplegia con limitazione nel controllo degli arti superiori o spasticità degli arti superiori (spasticity grade scale for muscle tone 2-4), doppia amputazione al di sotto del ginocchio associato con disarticolazione d’anca o doppia amputazione al di sopra del ginocchio associata con amputazione ad entrambe le braccia o limitazione nel range di movimento funzionale, forza o controllo. Minimo di disabilità in questi arti: 5 punti associata con minimo di disabilità di 15 punti nel tronco o 35 per gli arti inferiori o 8 nel tronco e 20 negli arti inferiori.
    • Sottoclasse W1-C: entro la classe W1 gli arcieri con elevato handicap potrebbero essere collocati nella sottoclasse W1-C a cui può essere concesso di competere in una competizione facilitata.

Minimo di disabilità ad entrambi gli arti superiori: 20 punti, associata con minimo di disabilità per il tronco di 15 punti o 35 per gli arti inferiori, o 8 per il tronco e 20 per gli arti inferiori.

  • Classe W2: in questa classe tirano gli arcieri paraplegici (o disabilità simile) (problemi agli arti inferiori). Questi arcieri tirano in carrozzina. Profilo pratico atleta: arti superiori: non limitazioni funzionali nel range di movimento, forza o controllo. Tronco: da buono a molto scarso o non esistente il controllo, l’equilibrio e la statica con l’arco direzionato verso il bersaglio. Arti inferiori: considerati non funzionali a causa di amputazione, limitazione nel range di movimento, forza e-o controllo (spesso non funzionali per la deambulazione a lunga distanza). Profilo della disabilità: paraplegia, severa diplegia senza limitazione nel controllo degli arti superiori, moderati disturbi nell’equilibrio del tronco, moderata spasticità degli arti inferiori (spasticity grade scale: 3), amputazione bilaterale sotto le ginocchia.
  • Classe STANDING: in questa classe tirano arcieri con problemi agli arti inferiori ma che sono in grado di tirare in piedi o seduti su una sedia normale o su uno sgabello. Profilo pratico: arti inferiori: funzionali per la deambulazione per lunghe distanze. Minimo di disabilità di 10 punti per una gamba o 15 punti per le due gambe o 25 punti in totale o una differenza di lunghezza fra i due arti inferiori di 7 centimetri.
    • Sottoclasse STANDING-C: entro la classe STANDING gli arcieri con severa disabilità agli arti superiori potrebbero essere raggruppati nella sottoclasse STANDING-C e competere in gare facilitate. Minimo di disabilita per entrambi gli arti superiori: 20 punti o 40 punti per la mano della corda.

Esempio: Eleonora Sarti, che è nata con una malformazione congenita alla mano destra, alla gamba sinistra e ai piedi, gareggia nella categoria W2.

Vela Paralimpica

Vela paralimpicaLa Vela Paralimpica è aperta ad atleti con amputazioni, cerebrolesioni, cecità o disabilità visiva, lesioni spinali e non solo. Il sistema di classificazione nella vela è fondato su quattro parametri: stabilità, funzionalità della mano, mobilità, visibilità.

Le classi veliche riconosciute sono tre:

  • 2.4 mR: è un singolo, misura 4,18 metri in lunghezza e 0,72 in larghezza, pesa 254 chili, presenta una superficie velica di 7,39 metri quadrati;
  • Skud 18: è un doppio di nuova generazione che ha debuttato alle Paralimpiadi 2008. Ha una lunghezza di 5,8 metri, una larghezza di 2,29, pesa 330 chili e una superficie velica pari a 15,5 m2 più il gennaker;
  • Sonar: è un monotipo dislocante con tre persone d’equipaggio. Misura 7 metri di lunghezza e 2,40 di larghezza, pesa 952,5 chili, e ha una superficie velica di 23,2 m2.
Redazione - Ability Channel
Dal 2011 la redazione di Ability Channel tiene informati i suoi lettori su tutto ciò che riguarda il mondo della disabilità: partendo dalle patologie, passando per le attività di enti ed associazioni, fino ad arrivare a raccontarne la spettacolarità sportiva paralimpica. Ability Channel è l'approccio positivo alla disabilità, una risorsa fondamentale della nostra società.

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