Buona Scuola, approvate le deleghe: le novità

Buona ScuolaIl Consiglio dei Ministri ha approvato, nei giorni scorsi, le deleghe della riforma della Buona Scuola (Legge 107/2015), proprio allo scadere del tempo limite per dare il via libera alla riforma.
Dalla formazione dei nuovi insegnanti alla promozione dell’inclusione scolastica degli alunni disabili (in riferimento a questo ambito si parla di un vero e proprio “cambiamento culturale”), sono otto le deleghe approvate. Resta fuori la revisione per il Testo unico sulla scuola per il quale sarà previsto un disegno di legge delega specifico e successivo, come riportato in una nota del Miur.  

Buona Scuola, cosa cambia

Sono otto (su nove) i decreti legislativi di attuazione della Legge 107 del 13 Luglio 2015 che il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare su proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, proprio allo scadere dell’ultimo giorno disponibile (la Legge 107/2015 dava al governo 180 giorni di tempo dal 16 luglio 2015). La riforma, che deve ancora passare per le Commissioni parlamentari competenti e poi in Conferenza unificata, comporterà una serie di importanti novità. Vediamo quali sono.

  • Insegnamento

Come previsto dal decreto, dopo la laurea sarà necessario partecipare ad un concorso che, una volta superato, darà accesso ad un corso di formazione della durata di tre anni. Al termine del percorso il candidato verrà assunto a tempo indeterminato.

  • Disabilità e Inclusione scolastica

Si parla di “cambiamento culturale” per ciò che riguarda l’inclusione scolastica, e sono tanti gli obiettivi che questa delega si pone:

° garantire una maggiore continuità scolastica assicurando all’alunno un percorso didattico continuo con una persona che lo segua assiduamente, senza interruzioni;
° adeguata formazione degli insegnanti di sostegno, dei docenti e della comunità scolastica più in generale. La formazione degli insegnanti di sostegno prevederà, per tutti i gradi di istruzione, l’obbligo di 120 crediti formativi sull’inclusione scolastica, 60 prima del percorso di specializzazione e 60 durante (il doppio rispetto ad oggi);
° elaborazione di un progetto formativo individuale che tenga conto del bisogno specifico dell’alunno/a disabile, costruendo un percorso didattico ad hoc sul singolo soggetto.

  • Infanzia

E’ prevista l’istituzione di un Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai 6 anni per la cui creazione è stato creato un fondo di 229 milioni di euro l’anno, così che gli enti locali possano avere risorse maggiori. Altri fondi saranno destinati al finanziamento di nuovi Poli per l’infanzia allo scopo di sostenere la continuità del percorso scolastico ed educativo.

  • Riforma degli Istituti Professionali

  • Promozione e tutela della cultura umanistica

Per valorizzare il patrimonio e la produzione culturale, dalla musica, al cinema, al teatro.

  • Diritto allo studio

  • Riordino della normativa in materia di scuole italiane all’estero

  • Nuovo esame di Maturità

Il colloquio orale sarà preceduto da due prove scritte anziché tre, il voto sarà ancora espresso in centesimi ma si darà maggiore importanza al percorso didattico dello studente negli ultimi tre anni.  La composizione della Commissione resta la stessa.

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