Anita, credere nei sogni

Anita Gaga PallaraAnita non ha mai camminato nella sua vita, all’età di un anno le viene diagnosticata la Sma, patologia ancora poco conosciuta a quel tempo ma che non le impedisce di condurre una vita normale iniziando ad usare la carrozzina elettrica dall’età di tre anni, permettendole di giocare con i suoi amici d’infanzia e poi di avere una vita sociale attiva, dandole la possibilità di viaggiare nonostante tutte le barriere architettoniche esistenti, e di conoscere sempre nuove persone.

L’amicizia con Anita

schermata-2016-09-28-a-18-32-21Conosco Anita da parecchi anni. Ci siamo incontrate in un ospedale di Bologna ed abbiamo condiviso parecchi ricoveri insieme, anche se siamo affette da due patologie diverse, lei Sma io Distrofia Muscolare dei Cingoli. Anita è una persona che non si trattiene e ti dice quello che pensa, è divertente, sarcastica, e spesso, a chi non la conosce bene, può sembrare una presuntuosa, ma in realtà io so che è una persona buona e dolce. La nostra amicizia nata in ospedale si è rafforzata ed abbiamo anche organizzato una vacanza insieme in un bellissimo posto in Puglia dove lei già andava con i suoi amici, e le barriere architettoniche esistenti sono svanite grazie all’aiuto di tantissimi amici e persone che si davano da fare per aiutarci. E’ stata una vacanza divertente e rilassante dove la nostra disabilità nemmeno si notava, e questo è anche grazie ad Anita e alla sua famiglia che hanno sempre cercato di vivere nel modo più normale possibile, ponendosi così anche verso le altre persone. Tanti di noi cercano di farlo ma spesso incontriamo gente che non capisce e rende tutto più difficile. Poi ci siamo riviste mentre il team di Ability Channel vinceva il primo premio sempre in Puglia al Festival del Cinema di Rutigliano. Ci siamo poi sentite telefonicamente promettendoci di rivederci quanto prima in qualche occasione ma ancora non è successo, anche se sono spesso al corrente, anche attraverso i social, dei traguardi che raggiunge, non ultimo per importanza quello di laurearsi in Psicologia.

Spot “scorretto”

Ed ora questo spot “scorretto” con Checco Zalone per raccogliere fondi per la ricerca sulla Sma. Ero a conoscenza della sua amicizia con Zalone e non mi sorprende il fatto che Anita gli abbia chiesto aiuto per questo scopo, e direi che Checco ha ideato lo spot in maniera fantastica, soprattutto perchè fa ridere, non è triste, prende in giro le persone anche se si tratta di una cosa serissima, e quindi si guarda volentieri e si dona volentieri.

La ricerca scientifica

La ricerca scientifica per persone che ne hanno bisogno, come noi, è una cosa fondamentale ed importantissima, e spesso chi non ne è direttamente a contatto non si accorge di questo valore. Di modi per arrivarci ce ne sono parecchi, ognuno sceglie quello che più gli aggrada ma il traguardo ed il risultato vincente devono essere sempre uguali per tutti e a disposizione di tutti, questo è quello in cui credo io. A volte ci si arriva tramite esperienze diverse ma questo non importa, quello che importa è l’avere vinto contro la malattia.

I sogni

schermata-2016-09-28-a-18-34-02Quello che dice Anita e che anche io penso, e che tante altre persone pensano, è che non bisogna essere trattati da “poverini” ma avere delle condizioni che ci permettano di fare tutto quello che fanno gli altri, in questo modo possiamo essere tutti uguali, perchè a tutti può succedere. Ovviamente ci sono le patologie che ci complicano la vita, ma ci permettono anche di vivere una vita al di sopra delle righe spesse volte, una vita in cui devi dare delle priorità, e una delle priorità è la ricerca scientifica che ci può perlomeno fare stare meglio ed allungare la vita. Per tutto questo dobbiamo avere il coraggio di chiedere aiuto a chi ce lo può dare, dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sempre di più in questo senso. In questo modo saremo anche noi d’aiuto a tutti gli altri…credo che questo sia il sogno di tutti noi

ARTICOLI CORRELATI