Aggiornati i LEA, la lunga attesa è finita

Lea01Dopo la firma del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin di dicembre è arrivata, finalmente, quella del Premier Gentiloni. L’attesa durata 15 anni che ha impedito soprattutto alle persone disabili, con malattie croniche o affette da patologie rare di avere accesso alle cure grazie alle esenzioni statali, è ormai finita. Ed era ora, aggiungerei. 

Cosa prevedono i nuovi LEA

Il momento tanto atteso finalmente è arrivato. Il nostro governo, dopo un silenzio assordante durato 15 anni, si è finalmente deciso a mettere mano sui LEA e sul nomenclatore delle protesi che, dal 1996, non erano più stati sottoposti ad aggiornamento. Ma cosa sono i LEA?

Lea03L’acronimo LEA sta per Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero quelle prestazioni e quei servizi che il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire, per sua definizione, a tutti i cittadini a titolo gratuito o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).
Una situazione paradossale, che in uno stato civile come il nostro non sarebbe mai dovuta presentarsi. Per anni infatti molti cittadini italiani hanno potuto avere accesso alle cure di cui necessitavano solo pagando di tasca propria, senza poter contare su alcun tipo di supporto statale.
Le prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire ai propri assistiti infatti erano diventate obsolete, e le amministrazioni locali non erano tenute a garantire trattamenti diventati ormai fondamentali.

Ma questo 2017 sembra essere iniziato con il piede giusto, e a dimostrarlo è stato un commento pubblicato ieri dal Ministro Lorenzin sul proprio profilo Twitter:

“Il premier ha firmato i nuovi #Lea e il Nomenclatore delle protesi: passaggio storico per la #sanità italiana”.

Le prestazioni previste

Tra le principali novità introdotte nella Sanità pubblica e quindi tra le nuove attività che rientrano nei LEA si riconoscono:

  • Ridefinizione e aggiornamento delle malattie rare (previsto l’inserimento di oltre 110 nuove malattie) e di quelle croniche e invalidanti. Tra le malattie croniche hanno fatto il loro ingresso sei nuove patologie tra le quali le condizioni croniche a carico del rene, l’osteomielite cronica, l’endometriosi “moderata” e “grave”, la BPCO negli stadi “moderato” e “grave”, la Sindrome di Down e la Celiachia, che così non è più considerata una patologia rara;
  • Tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (sia omologa che eterologa) e che fino ad oggi erano erogate solo in regime di ricovero;
  • Rinnovamento del nomenclatore dell’assistenza protesica, della comunicazione e delle attrezzature domotiche e inserimento di nuove carrozzine speciali;
  • Revisione dell’elenco delle prestazioni di genetica e inserimento della consulenza genetica;
  • Inserimento di alcune terapie innovative come l’adroterapia (radioterapia oncologia usata per il trattamento del tumore al cervello) e l’enteroscopia con microcamera ingeribile;
  • Ridefinizione di un nuovo piano vaccinale con introduzione nei LEA anche dell’anti-papillomavirus per l’uomo, l’anti-pneumococco e l’anti-meningococco B;
  • Introduzione dello screening neonatale per la sordità e la cataratta congenita;
  • Introduzione, nel percorso di diagnosi, cura e trattamento dei disturbi dello spettro autistico, di metodi e strumenti innovati basati sulle più recenti evidenze scientifiche.

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