E’ stata approvata alla Camera, lo scorso 3 ottobre, la proposta di legge 1013 che ha l’obiettivo di coordinare ed aggiornare la normativa e le prescrizioni tecniche relative all’eliminazione delle barriere architettoniche in tutti gli spazi pubblici nonché negli edifici pubblici e privati.
A cosa è finalista la proposta di legge
Coordinare, fare chiarezza ed aggiornare le attuali prescrizioni tecniche in materia di eliminazione delle barriere architettoniche contenute nel D.P.R. 503/1996 e nel D.M. 236/1989. Con questo intento è stata approvata alla Camera la proposta di legge 1013 “Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barriere architettoniche”, che ora passerà all’esame del Senato. La proposta è composta da due articoli dei quali l’articolo 2 precisa che “l’attuazione della legge si provvede senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”. La legge si propone di:
- promuovere una “progettazione universale”
- ricostituire una commissione permanente (senza maggiorazione degli oneri finanziari a carico delle spese pubbliche) per l’aggiornamento e la modifica delle prescrizioni tecniche per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Per i componenti della Commissione non è previsto alcun compenso, gettone di presenza o rimborso spese
- monitorare sistematicamente l’attività delle pubbliche amministrazioni per ciò che riguarda i piani di abbattimento delle esistenti barriere architettoniche.
Tutto questo allo scopo di raggiungere quanto prima l’obiettivo finale: non solo eliminare le barriere architettoniche esistenti, ma progettare strutture ed edifici che non ne possiedano affatto.