Tornare a camminare grazie alle staminali

Schermata 2014-10-21 a 17.14.10Può un paraplegico o un tetraplegico tornare a camminare? Dopo quanto fatto da un’equipe di chirurghi polacchi e britannici sembrerebbe una possibilità concreta. Il risultato del lavoro di questi medici è stato pubblicato sulla rivista Cell Transplantation. Ma di cosa si tratta?

Il trapianto

I ricercatori, dopo parecchie ricerche in laboratorio su ratti con gli arti paralizzati dove hanno potuto constatare il ripristino della locomozione, hanno impiantato delle cellule ensheathing olfattive (OECs) nel midollo spinale tramite 100 micro-iniezioni attraverso il sito della lesione e innestato un piccolo pezzo di tessuto nervoso, prelevato dalla caviglia del paziente, nel midollo spinale in modo da fungere da ponte per i neuroni spinali per permettere alle estremità delle fibre nervose recise di crescere e di unirsi insieme. Così un quarantenne bulgaro con una mielolesione a seguito di un accoltellamento ha ricominciato a muovere le gambe e a percepire di nuovo la sensazione di caldo e freddo. Ad un anno dall’intervento il bulgaro Darek Fidyka ha ripreso a muovere dei passi con una serie di ausili come barre laterali, sostegni alle caviglie e con il deambulatore.

“Senza questo trattamento le probabilità di recupero del nostro paziente sarebbero state meno dell’1 per cento – ha dichiarato Pawel Tabakow della Wroclaw medical university in Polonia. “E’ stato raggiunto qualcosa di più impressionante dell’uomo che cammina sulla Luna”, ha affermato Geoff Raisman, dell’Istituto di Neurologia dell’University College London”.

 Una rivoluzione?

Ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione o all’ennesima illusione? Daniele Furlan, tetraplegico in seguito ad un incidente automobilistico e appartenente all’associazione La Colonna Onlus, che si occupa da sempre di reperire fondi da destinare alla ricerca sulle lesioni spinali, ha dichiarato che “la mia lesione è troppo alta per poter provare questo trattamento, sarebbe troppo rischioso, ma per le lesioni più basse se fosse replicabile sarebbe una cosa eccezionale e sarebbe così importante da stravolgere addirittura la teoria di Darwin…”

 

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